L'omicidio della ventenne nell'appartamento di Cologno Monzese, dove viveva con i genitori. Fermato il 23enne
Ha accoltellato a morte la ex fidanzata nella notte, poi, all'alba ha confessato. Il 23enne Zakaria Atqaoui è in stato di fermo per omicidio. Sofia Castelli, 20 anni, è stata uccisa con numerose coltellate alla gola come lui stesso ha raccontato nell'interrogatorio davanti alla pm, Emma Gambardella.
La vittima, studentessa all'università Bicocca, lavorava anche in un supermercato di Cologno Monzese. Abitava nella casa di corso Roma con i genitori e il fratellino, questo weekend fuori città per un matrimonio. Ed è stata uccisa proprio in quell'appartamento.
Sofia aveva trascorso la serata in discoteca con le amiche e nel frattempo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - che oggi hanno sentito sia Atqaoui sia un'amica della vittima che la notte scorsa era con lei - il ragazzo si sarebbe introdotto all'interno dell'appartamento della vittima e quando Sofia è rientrata a casa l'ha aggredita.
La famiglia della vittima, descritta come tranquilla da vicini e amici accorsi sul posto, era radicata da tempo a Cologno Monzese: il padre è impiegato in una ditta della zona come chimico, la mamma lavora in ambito scolastico. "I genitori di Sofia lo trattavano come un figlio" racconta un vecchio amico dei due giovani, sentimentalmente legati per circa quattro anni.
Una storia con qualche interruzione. "Si erano lasciati un paio di volte e, poi, si erano rimessi insieme, come capita sempre tra ragazzi", dicono gli amici. Nell'ultimo periodo Zakaria e Sofia avevano rotto. Lei ha trascorso la nottata al locale 'The beach club' di Milano, come testimoniano le storie, pubblicate sul suo profilo Instagram fino all'alba di oggi e, dalle prime informazioni, sembra che abbia proseguito la serata con l'ex e un'amica di lei a casa prima del tragico epilogo. A occuparsi dei rilievi nell'appartamento la sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni.