Il reportage girato tra i fedeli dei centri islamici di via Padova, via Maderna e viale Jenner
No al diritto a Israele di esistere, 7 ottobre un atto della resistenza araba, ebrei popolo di sadici; ma anche critiche feroci a Netanyahu, a Joe Biden, al presidente egiziano Al-Sisi e alla senatrice Segre. Il reportage lungo quasi 30 minuti e girato in questi giorni da Klaus Davi tra i fedeli dei centri islamici di via Padova, via Maderna e viale Jenner mostra intolleranza e odio di molti cittadini milanesi di fede musulmana verso il popolo ebraico e il mondo occidentale in generale.
"I soldi ce li hanno gli ebrei e comandano l'Europa e gli Stati Uniti. E Hitler avrebbe fatto bene a sterminarli tutti". "Io sono egiziano e anche palestinese, questa terra è la nostra terra. Israele prima abitava con Germania, ti ricordi Hitler, lui voleva far morire tutti gli ebrei però lui ha fatto male a lasciare la metà in vita e questa metà fa casino in tutto il mondo, per primi i Rothschild: sono tutti bastardi". Trenta minuti di risentimento feroce e odio verso ebrei, israeliani, europei e occidentali in generale e chi li difende e li rappresenterebbe.
"Ma se le critiche a Netanyahu, a Biden e alla Meloni per certi versi sono comprensibili - si legge in una nota diffusa dallo staff di Klaus Davi - colpisce la violenza verbale di quasi tutti gli intervistati nei confronti della senatrice Liliana Segre, ritenuta da molti musulmani 'una quinta colonna israeliana', verso la quale non sono mancate espressioni molto forti. 'È una b......., una falsa, una israeliana', dicono in molti dando sfogo a espressioni di odio senza freni e senza rispetto. 'La Segre non conosce il dolore', arriva a dire un intervistato tra i frequentatori della Moschea di via Padova. E ancora: 'Questa è una bugiarda, una b......., come Netanyahu, come Joe Biden, tutti bastardi, tutti i presidenti del mondo bastardi; giudica i palestinesi stando a Milano ma dovrebbe andare in vacanza a Gaza'".
Klaus Davi ci tiene a sottolineare di essersi qualificato con tutti come giornalista (anche se spesso non sarebbe stato neanche necessario) e di non aver carpito in alcun modo dichiarazioni celando la propria identità di cronista: "Ho solo posto delle domande a oltre 100 persone per una serie giunta alla terza puntata dedicata proprio a Milano". Pressoché unanime il giudizio degli intervistati sul 7 ottobre: "Tutti gli israeliani sono militari, anche i bambini. Per cui il 7 ottobre è stato una goccia nel mare, nulla in confronto a quello che subiscono i palestinesi". "Abbiamo festeggiato perché Hamas si è solo difesa dagli attacchi israeliani e ha dimostrato che Israele può essere annientato". Laconici alcuni residenti di via Padova sulle condizioni di legalità della zona: "Qui lo Stato non c'è. Ci sono clan arabi organizzati che lavorano nel settore del narcotraffico. Sono un'organizzazione ma nessuno vuole vedere la realtà".