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Migranti, sindaco Lampedusa: "Stato ci aiuti, navi militari per trasferimenti"

Hotspot e camera mortuaria pieni, mentre proseguono gli sbarchi. "L'isola non sia lasciata sola, davanti a un fenomeno epocale". Intanto il mare restituisce nuove vittime

Migranti, sindaco Lampedusa:
26 ottobre 2022 | 18.10
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"Chiedo alle Istituzioni di essere vicine al nostro territorio, di aiutarci perché Lampedusa non può essere lasciata sola ad affrontare un problema che ormai sta assumendo proporzioni epocali". A dirlo all'Adnkronos è il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, dopo che nelle scorse ore il mare ha restituito il corpo di un altro migrante, forse uno dei quattro dispersi dell'ultima tragedia avvenuta al largo dell'Isola. Dallo scorso venerdì il primo cittadino accoglie impotente i vivi e i morti di quella che nei giorni scorsi ha definito la "strage degli innocenti". "Lo Stato si attivi immediatamente con trasferimenti dei migranti che si trovano dentro l'hotspot", dice il primo cittadino. Il mare piatto e le condizioni meteo favorevoli lasciano presagire che gli approdi sulla più grande delle Pelagie continueranno. "La situazione potrebbe complicarsi ulteriormente".

Nella struttura di contrada Imbriacola dopo gli ultimi arrivi sono presenti un migliaio di ospiti a fronte di una capienza di 350 posti. "Si usino anche le navi militari - aggiunge Mannino - e contestualmente ci si attivi per trasferire sulla terraferma le salme perché non abbiamo più spazio nella nostra camera mortuaria". Nella stanza che ospita i cadaveri a Cala Pisana ci sono già 11 cadaveri, compresi quelli delle piccole vittime del mare. "Nell'attesa dell'autorizzazione della Procura alla tumulazione vanno spostate". A complicare la situazione l'assenza a Lampedusa di un obitorio e di una cella frigorifera con i corpi senza vita lasciati in balia delle temperature roventi di questi giorni sull'isola.

Il discorso programmatico del neo premier Giorgia Meloni e i primi atti del capo del Viminale sul fronte migranti il sindaco da poco più di cento giorni non l'ha seguito. "Da tre giorni non riesco a leggere un giornale o a sentire un tg", dice mentre arriva al cimitero per "constatare di persona la situazione che abbiamo qui". "Sono costantemente in contatto con prefettura e forze ordine, perché riceviamo chiamate ogni due tre ore per cadaveri e sbarchi". L'unico a chiamarlo in questi giorni è stato il neo governatore Renato Schifani. "Si è messo a disposizione per chiedere al ministero di accelerare i trasferimenti e ha espresso vicinanza e solidarietà alla nostra comunità ancora sotto choc. Nessun altro mi ha contattato. Né Meloni, né Piantedosi". (di Rossana Lo Castro)

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