(dall’inviata Elvira Terranova)
"Se la nostra spiaggia di Steccato non ha accolto i vostri figli per la Vita, ma per la morte perdonateci", firmato donne e madri di Steccato di Cutro. E soltanto uno delle decine di cartelli esposti davanti ai cancelli del Palasport di Crotone dove sono esposte le 67 vittime del naufragio di domenica. Anche questa mattina decine di crotonesi sono qui per portare un fiore o accendere una candela per le vittime. "Quello che è successo mi ha provocato tanta tristezza", scrive un bambino su un cartello vuole:
E ancora: "Ogni vita persa così è’ un fallimento. L’animale attacca per sopravvivere, l’uomo attacca l’uomo per egoismo. Torniamo a essere umani". Su un altro cartello si legge: "No finiremo all’inferno per il male che abbiano fatto ma per il bene che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto. Nessuno si senta innocente". Dei bambini della scuola Karol Wojtyla di Capo Rizzuto hanno scritto su un cartello verde: "Non si può morire così! Ognuno di noi avrebbe potuto fare di più". E ancora: "siamo vicini alle persone che hanno perso qualcuno in questa tragedia". E "Il mare dovrebbe dare gioia e non tutto questo dolore". Qualcuno ha appeso una maglietta con su scritto: "Siamo quello che facciamo". "Vicine a voi, sempre". E poi tanti disegni. "Vi voglio tanto bene" con un arcobaleno e "Ci dispiace tantissimo per quello che vi è successo".
Il cancello davanti al palasport è pieno di fiori e corone e tanti giocattoli. I cittadini di Crotone da giorni vengono qui davanti a fare una preghiera per le 67 vittime.