L'Arno è tornato sotto il livello di guardia. Situazione sotto controllo anche per quanto riguarda l'Ombrone grossetano e il fiume Cecina
In Toscana è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale. È quanto ha fatto la Giunta regionale, su proposta del presidente Enrico Rossi, in apertura della seduta di questa mattina. La dichiarazione, spiega una nota della Regione, consentirà anche di chiedere al governo un'analoga dichiarazione di emergenza nazionale, consentendo così di attivare finanziamenti e di velocizzare le procedure a favore sia dei soggetti pubblici che privati.
Nel frattempo l'Arno è tornato sotto il livello di guardia. Nel territorio della Città metropolitana di Firenze la piena del fiume Arno sta rientrando sotto il primo livello di guardia. Piccoli smottamenti si sono registrati sugli argini e sono in via di verifica da parte della protezione civile regionale. Nessuna criticità sulla viabilità relativa al maltempo. Gli sfollati di ieri nella zona di Fucecchio rientreranno nelle loro case in mattinata mentre la famiglia sfollata di Signa ha l'abitazione danneggiata e non potrà rientrare in tempi brevi: al momento è ospitata in albergo.
Situazione sotto controllo anche in provincia di Lucca. Le scuole sono aperte in tutti i comuni.
A Pisa è passata senza procurare danni l'ondata di piena dell'Arno che ha tenuto con il fiato sospeso la città. Restano comunque chiusi, oggi, scuole, università, attività commerciali (fino alle ore 12 come da ordinanza sindacale), ma anche altri uffici privati aperti al pubblico come banche e uffici postali. Il livello del fiume, secondo la protezione civile comunale, è in lievissimo ma progressivo calo anche se resta sopra il secondo livello di guardia a 4,76 metri. Al picco della piena era 4,80 metri.
Rientrata anche la criticità dell'Ombrone grossetano: il livello del fiume è sceso sotto i 6.5 metri al Berrettino. "Ciò significa che la condizione che ha portato ieri all'ordinanza di evacuazione non sussiste più". Lo ha annunciato il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Pertanto, con una nuova ordinanza, il sindaco ha permesso il rientro a casa dei circa 1.500 evacuati per precauzione ieri dalla zona a rischio di esondazione, fino a 400 metri dal fiume.
In provincia di Livorno la situazione si sta normalizzando. Nella zona del fiume Cecina la notte è passata senza problemi di rilievo.
PREVISIONI - E' in arrivo un vortice che darà il via a un intenso peggioramento, soprattutto nella seconda parte del giorno e specie sulle regioni centro-settentrionali. Non è dunque destinata a migliorare la situazione meteo in Italia, flagellata ormai da giorni dal maltempo. Massima attenzione - fa sapere ilMeteo.it - soprattutto in serata e nella notte in particolare tra Liguria e alta Toscana, quando si potranno creare le condizioni per lo sviluppo di temporali molto intensi, in grado di scaricare al suolo ingenti quantità d'acqua sotto forma di nubifragi. Sempre nel corso della notte forti piogge colpiranno anche il Lazio specie le aree costiere. Tempo più tranquillo invece al Sud.
Domani, sin dalle primissime ore, ci aspettiamo rovesci temporaleschi molto intensi su Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con neve sull'arco alpino oltre i 1000/1200 metri di quota.
Successivamente il maltempo si estenderà ai settori tirrenici del Centro Sud, con possibili forti rovesci a Roma e Napoli, nonché sulla Sicilia. Purtroppo le previsioni indicano ancora la possibilità di acqua alta a Venezia anche a causa dei forti venti di Scirocco. Su questo avremo modo di tornare nei prossimi aggiornamenti.
Tra la giornata di mercoledì 20 e la prima parte di giovedì 21 ci sarà invece una pausa dal brutto tempo con il ritorno di generose a provvidenziali schiarite su buona parte del Paese ad esclusione di basso Lazio, Campania e Calabria dove saranno ancora possibili piovaschi sparsi in un contesto di forte variabilità. Ma questa pausa dalle ormai continue avverse condizioni meteorologiche risulterà solo una tregua illusoria in quanto da venerdì 22 potrebbe avvicinarsi un nuovo vortice di bassa pressione dall'Atlantico, pronto a rovinare i piani del successivo weekend.