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Maltempo a Palermo, auto intrappolata nell'acqua: 2 dispersi

Due bimbi ricoverati in ospedale per ipotermia, uno è un neonato. Diversi automobilisti salvati da polizia e vigili del fuoco. Il governatore Musumeci: "Rabbia e dolore per le vittime innocenti". Il sindaco Orlando: "Nessuna allerta da Protezione Civile, pioggia più violenta nella storia della città dal 1790"

Twitter /Vigili del fuoco
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15 luglio 2020 | 19.56
LETTURA: 3 minuti

Due persone sono disperse a Palermo dopo essere rimaste intrappolate nella propria auto in un sottopasso allagato di Palermo. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, i due si trovavano nell'automobile quando il mezzo si è spento e non sono riusciti a uscire dall'abitacolo. Sul posto i vigili del fuoco che stanno cercando i corpi. "Li stiamo ancora cercando", si limita a dire il comandante provinciale dei Vigili Agatino Carrolo. Presente anche la Protezione civile.

Due fratellini, di cui uno neonato, sono stati ricoverati per un inizio di ipotermia dopo essere rimasti intrappolati nel sottopasso allagato. I piccoli si trovavano con i genitori nell'auto quando sono stati sorpresi dal violento acquazzone.

Diversi automobilisti salvati da polizia e vigili del fuoco

Il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani ha convocato l'unità di crisi per fare fronte alle conseguenze del violento nubifragio che si è abbattuto sulla città.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando "sta seguendo le operazioni di ricerca di presunti dispersi nel sottopasso della circonvallazione in via Lazio". "Al momento, ultimo aggiornamento alle 22.35, non sono stati recuperati corpi, mentre i Vv.F. con ausilio di Croce Rossa proseguono le ricerche", spiegano dal Comune.

"Oltre un metro di pioggia è caduta oggi a Palermo in meno di 2 ore. La pioggia più violenta nella storia della città almeno dal 1790, pari a quella che cade in un anno. Una pioggia che nessuno, nemmeno i meteorologi che curano le previsioni nazionali, avevano previsto, tanto che nessuna allerta di Protezione Civile era stato emanato per la nostra città" dice il sindaco di Palermo.

"Se l'allerta fosse stata diramata, sarebbero state attivate le procedure ordinarie che, pur nella straordinarietà degli eventi di oggi, avrebbero potuto mitigare i rischi - aggiunge - Ma non è il momento della polemica che lascio ad altri, anche perché so bene che la Protezione civile opera con grande professionalità basandosi su delle previsioni meteorologiche fatte da altri e che oggi evidentemente nessuno poteva fare con accuratezza".

"Quanto è avvenuto deve spingerci ancora di più ad una profonda riflessione e a fare nostre le parole di ieri del nostro arcivescovo sul modello di sviluppo che sempre più sta alterando il rapporto fra l'uomo e l'ambiente e il clima del nostro pianeta - dice - In questi momenti tutta la macchina comunale è impegnata per affrontare questa emergenza non annunciata al massimo dell'impegno e della professionalità mentre attendiamo con apprensione che i vigili del fuoco ci diano notizie sulle persone che ancora al momento risultano disperse e siamo vicini ai loro familiari".

"Dolore e rabbia" sono stati espressi dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, assieme ai sentimenti di cordoglio, alle famiglie delle "vittime innocenti di Palermo".

"Tragedie come queste - ha detto il governatore - debbono farci riflettere sulla necessità di adottare nuove e urgenti strategie di prevenzione e di pianificazione del territorio, specie in quelli devastati da speculazioni selvagge. Ce lo impone il mutamento climatico e la responsabilità del ruolo di chi amministra".

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