Funziona l'iniziativa di prevenzione varata per ridurre l'incidenza di melanoma. L'esperienza dell'attivista ambientale italiano residente nei Paesi Bassi
Non sprecare la lezione della pandemia Covid. Così in Olanda lo scorso anno hanno deciso di trasformare i dispenser con l'igienizzante per le mani, usati durante l'emergenza sanitaria, in distributori gratuiti di creme solari per la prevenzione del melanoma. E dopo un anno queste macchine ormai si trovano nelle spiagge, nelle scuole e nei parchi. L'iniziativa è partita dall'ospedale di Venlo-Venray, vicino al confine tedesco, grazie alla società scientifica Kwf Dutch Cancer Society e a vari comuni. Oggi altre città come Hoorn (in foto i dispenser sulla spiaggia), vicino Amsterdam, hanno aderito e il progetto si sta diffondendo nel Paese. I dispenser possono anche essere 'intelligenti', segnalano il livello dei raggi Uv presenti in quel momento così l'utente è informato e può regolarsi sulla quantità di crema da usare.
L'Olanda è tra i Paesi europei con un'alta incidenza di melanomi: tra 41,8 e 50,3 nuove diagnosi ogni 100mila abitanti. L'Italia si attesta su 24,9-33,3 casi per 100mila abitanti (dati della Commissione europea). L'obiettivo è portare la prevenzione primaria più vicino possibile alle persone e nei posti dove l'esposizione al sole è più intensa, quindi il mare o le aree verdi. Allo stesso tempo si sensibilizzano i giovani all'uso delle creme solari come parte delle abitudini e degli stili di vita anti-melanoma.
Il governo olandese spera che attingere ai dispenser delle creme solari diventi una routine per tutta la popolazione. Sotto accusa, secondo le autorità sanitari olandesi, sono i raggi ultravioletti che incidono pericolosamente nelle strutture cellulari della pelle. "Quasi 1 olandese su 5 svilupperà un melanoma nel corso della propria vita. E la causa più comune sono le scottature solari", ha spiegato Karen van Poppelen, dermatologa dell'ospedale di Venlo-Venray che ha lanciato l'iniziativa dei dispenser. "Un tempo le persone si ungevano d'olio e si sdraiavano in spiaggia - ricorda la dermatologa in un'intervista ai media olandesi - Oggi sono più consapevoli dei pericoli del sole, ma non è ancora sufficiente. Tra aprile e ottobre bisognerebbe tenere conto dell'indice UV e applicare la protezione solare".
A 'toccare' con mano i dispenser con le creme solari è Alessandro Saccoccio, attivista ambientale e da 20 anni residente in Olanda, da poco a Hoorn. "La strategia sanitaria olandese in generale non è improntata alla prevenzione, a differenza dell'Italia e di altri Paesi - racconta all'Adnkronos Salute - Ci sono gli screeening classici per i tumori femminili, ma farsi le analisi del sangue se non si hanno sintomi, quindi in maniera preventiva, è scoraggiato dai medici di base. Questo approccio ha due motivazioni: proteggere il sistema pubblico da intasamenti; risparmiare soldi. In Olanda l'assicurazione sanitaria è privata ed obbligatoria. Vige un sistema semi-pubblico quindi. Gli ospedali sono pubblici, ma le assicurazioni sono private - prosegue - Il risultato è che per patologie gravi il sistema è eccellente, ma si arriva di solito tardi alla diagnosi. In questo contesto, gli stakeholders hanno capito che devono darsi una svegliata sulla prevenzione, ecco quindi i dispenser della crema solare sulle spiagge. A Hoorn é una iniziativa frutto di partnership tra il comune e un'assicurazione. L'estate, quando torno in Italia, vado al mare a Latina o a Sabaudia. Perché - suggerisce - questi comuni non copiano l'iniziativa olandese?".
I dispenser con creme solari gratis in spiaggia o nei parchi, presenti in Olanda, "andrebbero messi anche in Italia, con la Sidemast si sfonda una porta aperta per queste iniziative. Dobbiamo avvicinare anche nel nostro Paese le persone meno sensibili alla prevenzione primaria, mettere dispenser con le creme solari nei luoghi all'aperto è un'idea giustissima. L'Olanda segue il sentiero già tracciato dall'Australia 30 anni fa, dove il melanoma era diventato una piaga con numeri altissimi. Il governo ha puntato su una campagna di prevenzione straordinaria per far cambiare la cultura rispetto all'abbronzatura e con l'uso sempre più diffuso di creme solari. E oggi hanno ridotto l'insorgenza di melanomi". Lo spiega all'Adnkronos Salute Giuseppe Argenziano, presidente della Sidemast, la Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse.