"E’ sproporzionato il vantaggio che la terza dose sembra dare negli over 60, sono molto impressionato". Ad affermarlo, intervenendo alla Healthy Ageing Week 2021 promossa dalla Fondazione Ferrero, l’infettivologo Giovanni Di Perri richiamando l’esperienza israeliana. "I dati degli israeliani- ha osservato - ci dicono che in un gruppo di soggetti tutti al di sopra dei 60 anni e tutti vaccinati due volte se si va ad aggiungere la terza dose si ha un aumento, a breve termine, della protezione dall’infezione di circa 10 volte ma dalla malattia grave di circa 20".
"E' una magnitudo molto significativa, si tratta di un grande incremento di protezione, la cosa che speriamo è che questo permetta di far durare più a lungo anche la protezione stessa", ha aggiunto Di Perri osservando che "questo potrebbe essere il modo di traghettare, in particolare in primis le persone vulnerabili ma poi forse tutti quanti, in quella fase di convivenza stabile con il virus che invariabilmente avremo perché questo virus non se ne va perché è forse il virus più trasmissibile che ci sia".