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Limite velocità autostrada, Salvini: "Ipotesi oltre 130 km/h in alcuni tratti"

"Sono convinto che su alcune tratte italiane possa essere preso in considerazione"

Limite velocità autostrada, Salvini:
20 giugno 2023 | 18.18
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Il limite di 130 km orari in autostrada potrebbe essere superato in alcuni tratti. Lo ipotizza Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. "Sono convinto che su alcune tratte italiane a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono tre, quattro o addirittura cinque corsie, anche un superamento controllato degli attuali 130 chilometri orari come negli altri paesi europei possa essere preso in considerazione", dice a 24 Mattino su Radio 24. "Intanto quello che porto"in un disegno di legge "prevede per i neo patentati l’impossibilità di guidare per i tre anni auto di grossa cilindrata, il ritiro definitivo della patente per i recidivi che creano danni guidando ubriachi e sanzioni più severe per guida con il telefonino".

A stretto giro, il Codacons si schiera contro qualsiasi modifica al Codice della strada volta ad innalzare i limiti di velocità in autostrada, come afferma l’associazione dei consumatori, commentando le dichiarazioni odierne di Salvini.

"L'innalzamento dei limiti in autostrada è una idea già lanciata nel 2001 dall'allora Ministro dei trasporti Lunardi e poi ritirata fuori nel 2009 da Matteoli", spiega il presidente Carlo Rienzi.

"Una idea subito abbandonata -continua- perché avrebbe avuto ripercussioni pensatissime sulla sicurezza stradale, incrementando il numero di morti sulle strade. E a confermarlo sono gli ultimi rapporti ufficiali dell'Istat sull’incidentalità in Italia: oltre il 12% di sinistri, morti e feriti sulle nostre autostrade è causato proprio dall’eccesso di velocità. Siamo invece totalmente favorevoli a inasprire le sanzioni per l’uso del telefonino alla guida, e ad introdurre il ritiro a vita della patente per i recidivi, per chi guida sotto effetto di droghe e alcol", prosegue Rienzi. "Chiediamo la stessa misura per chi commette illeciti alla guida legati alla pubblicazione di video e contenuti sui social network, come nel caso dei ragazzi di Casal Palocco che pochi giorni fa hanno causato la morte di un bambino di 5 anni”, conclude.

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