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Liliana Segre sotto scorta

Dai carabinieri di Milano protezione per la senatrice a vita, deportata ad Auschwitz, dopo le minacce e i messaggi di odio ricevuti sul web. Ambasciatore Israele: "Sgomento". Zingaretti: "Dobbiamo difenderla tutti". Salvini: "Minacce gravissime, come quelle contro di me"

La senatrice Liliana Segre (Fotogramma/Ipa)
La senatrice Liliana Segre (Fotogramma/Ipa)
07 novembre 2019 | 08.29
LETTURA: 2 minuti

I carabinieri del comando provinciale di Milano garantiranno la scorta alla senatrice a vita Liliana Segre, deportata ad Auschwitz, dopo le minacce e i messaggi di odio ricevuti sul web. La misura, come riporta il 'Corriere della Sera', è stata decisa mercoledì dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Renato Saccone.

"Sgomento per la notizia" è la reazione via Twitter di Dror Eydar, ambasciatore d'Israele in Italia. "A lei la nostra solidarietà e il ringraziamento per l'impegno contro l'odio razziale. Una sopravvissuta di 89 anni sotto scorta simboleggia il pericolo che corrono le comunità ebraiche ancora oggi in Europa. Apprezziamo lo sforzo costante delle autorità italiane nel combattere il fenomeno dell'antisemitismo e invitiamo anche il governo italiano al recepimento della definizione di antisemitismo dell'Ihra. Un impegno preso dalla Camera dei Deputati e dallo stesso Presidente Conte".

"A pochi mesi dagli anni '20 di questo nuovo secolo, a una donna straordinaria come Liliana Segre viene assegnata una scorta: potrebbe essere vittima di attacchi razzisti. Di fatto in qualche modo si limita o si vincola la sua possibilità di vivere libera. Non laviamocene le mani" scrive su Facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. "Dobbiamo difenderla tutte e tutti facendo scudo con la forza delle idee e l’impegno civile. Ogni giorno. Affinché gli anni '20 del 2000 siano anni di riscatto della dignità umana, di libertà e democrazia".

"Le minacce, da parte di chiunque, sono gravissime. Quelle che io quotidianamente ricevo, quelle contro la Segre, contro Salvini e contro chiunque sono gravissime" dice Matteo Salvini, lasciando piazza Montecitorio, dopo il suo intervento sul palco di una manifestazione Coldiretti.

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