La risposta alla fobia è "nell'incontro fra culture" e il progetto 'Le vie del Giubileo' che racconta attraverso specifici percorsi anche l'apertura di Roma alla convivenza religiosa, "si iscrive in modo molto concreto nel dare visibilità e valore ad un modello di relazione, di investimento di alta cultura, di dialogo tra le diverse entità religiose a Roma e in Italia che vediamo invece attaccate o misconosciute, da un lato, da terroristi senza scrupoli con le loro logiche di potere assurde; dall'altro da altre reazioni che vorrebbero invece omologare secondo un unico modello l'identià europea in maniera altrettanto superficiale".
Parla così l'Imam Yahya Pallavicini, vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto ideato dal ministero dei Beni culturali e del Turismo e illustrato oggi a Roma alla presenza dello stesso ministro Dario Franceschini, del direttore dell'Opera Romana Pellegrinaggi Mons. Liberio Andreatta, del prefetto Angelo Carbone, dell'assessore alla cultura della Comunità ebraica di Roma Giorgia Calò e del sub commissario di Roma capitale Ugo Taucer .
"L'iniziativa 'le vie del giubileo' nasce anche in concomitanza con l'anno santo della cristianità che è intitolato alla misericordia. Un concetto, la misericordia, che Monsignor Andreatta - sottolinea l'Imam -ha giustamente detto essere universale perché è presente sia nella dottrina ebraica che nella dottrina islamica, quindi è anche un'occasione di convergenza per riuscire a cogliere nelle diverse sfumature dei punti in comune. Ed è questa unità nella diversità per me il vero miracolo della vita e del vivere comune. Se misconosciamo questo - avverte l'Imam - allora scadiamo nelle logiche di una negazione del pluralismo e della dignità delle diversità culturali e religiose oppure in un artificioso arroccamento integralista che è contrario addirittura alla dignità della vita".
L'imam, inoltre, a proposito di unità nella diversità, ricorda la "coincidenza abramitica" fra le tre le religioni (cristiana, ebraica e islamica), l'importanza di una "collaborazione fattiva" fra tutte e tre che ne 'le vide del giubileo' ha una occasione concreta di manifestarsi attraverso i percorsi studiati per pellegrini e turisti e "l'utilità interna" del progetto.
"Interna - spiega l'Imam - nel senso che proprio internamente la cultura islamica a Roma ha grande sete di conoscere da vicino la storia delle catacombe, della sinagoga". Insomma i luoghi di culto del passato e del presente che sono tessuto culturale, identitario e spirituale della Capitale. Allo stesso modo anche la Grande Moschea di Roma sarà parte del circuito di visita nell'ambito del percorso dal titolo 'Mille religioni a Roma. Dal mondo antico a oggi'.
L'Imam infine ribadisce l'importanza di questo investimento "nell'alta cultura e nel dialogo interreligioso in un momento in cui vengono distrutti i luoghi di cultura in Medio Oriente e le vite umane in Oriente e in Occidente".