Un manichino, vestito con una maglietta verde della Lega e con una foto di Matteo Salvini sul volto, è stato appeso e fatto dondolare dal ponte della stazione a Bologna dal collettivo Hobo. Una messa in scena, organizzata per contestare il leader del Carroccio, che stamattina ha fatto tappa in città, aprendo la giornata di tour elettorale in Emilia.
"Il ducetto della casta fascio-leghista Matteo Salvini per l'ennesima volta ha tentato di venire a Bologna per verificare se è una città libera oppure dell'Unione Sovietica" scrive Hobo, che ha anche pubblicato il video della contestazione sul YouTube, accompagnato dalle note di 'Guarda come dondolo' di Edoardo Vianello. "Dopo averti cacciato già tre volte, anche oggi dimostriamo che Bologna è una città libera perché respinge la gente come te e ti fa dondolare dal ponte della stazione" conclude il collettivo che aveva contestato Salvini nei mesi scorsi davanti al campo nomadi di via Erbosa, dove l'auto del leader del Carroccio era stata presa d'assalto e costretta alla fuga.
"Questa è la democrazia dei rossi, non ci fate ridere ma ci fate pena" scrive in risposta Matteo Salvini con un post su Facebook. Sulla foto, condivisa dal segretario, la scritta "Vergogna nazisti rossi a Bologna, Salvini appeso a testa in giù". "Libereremo Bologna dagli sfigati teppisti che fanno questo! Fate pena!", aggiunge Salvini.
Libereremo Bologna dagli SFIGATI TEPPISTI che fanno questo! Fate PENA!
Pubblicato da Matteo Salvini su Martedì 1 marzo 2016
"Ho già presentato una denuncia contro la gentaglia del collettivo Hobo per questo gesto di vile violenza - ha detto Salvini -. Mi aspetto, visto che ci sono foto e video che testimoniano quanto accaduto oggi, che ci sia un giudice che vada a prenderli a casa. Un grazie di cuore alla polizia che subito ha fatto sparire quel fantoccio che rievoca un passato oscuro. E infine una promessa: liberiamo Bologna da criminali e delinquenti. Noi siamo pronti".