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Giulia Tramontano scomparsa, il compagno è indagato per omicidio volontario

Tracce biologiche, presumibilmente sangue, nell'auto del trentenne. Le ricerche si stanno concentrando in un'area specifica

(Fotogramma)
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31 maggio 2023 | 13.39
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Omicidio volontario, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere sono i reati per cui è indagato A. I. , il compagno di Giulia Tramontano, la 29enne residente a Senago, incinta di sette mesi, di cui si sono perse le tracce da sabato sera. Il fascicolo nelle mani del pm di Milano Alessia Menegazzo si sta velocemente riempiendo di accertamenti, tabulati telefonici, decreti di sequestro di telecamere, pc e cellulari.

L'abitazione in via Novella, a Senago, è stata sequestrata e sarà passata al setaccio dei carabinieri della sezione Scientifica in cerca di eventuali elementi che possano chiarire quanto accaduto sabato sera. Per ora ancora nessuna traccia di Giulia, domani riprenderanno le ricerche all'interno del parco delle Groane e anche del laghetto presente nell'area boschiva.

Un cambio di passo nel fascicolo, titolare il pubblico ministero di Milano Alessia Menegazzo, che si sta velocemente riempiendo di accertamenti, tabulati telefonici, decreti di sequestro di telecamere, pc e cellulari.

Le tracce biologiche (presumibilmente sangue) di Giulia Tramontano, trovate nell'auto del compagno, sono l'elemento che ha impresso un'accelerata alle indagini e che ha portato all'iscrizione del giovane nel registro degli indagati per omicidio volontario aggravato.

I militari della sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo dei carabinieri di Milano stanno svolgendo rilievi nel loro appartamento di via Novella a Senago. Da quanto si apprende, i militari in serata hanno recuperato un indumento della 29enne, da utilizzare per le ricerche molecolari.

LE RICERCHE

Le ricerche si stanno concentrando in un'area sempre più specifica e limitata all'interno del parco delle Groane. Elicotteri, cani molecolari, esperti del reparto Scientifico, militari, ma anche protezione civile e vigili del fuoco - come previsto dal piano nazionale in caso di ricerche di persone scomparse - stanno setacciando l'area che comprende il canale Villoresi, un campo da baseball e aree boschive distanti circa un chilometro e mezzo dall'abitazione.

I carabinieri del nucleo Investigativo di Milano, insieme ai militari di Rho, sono al lavoro per scandagliare e ricostruire le ultime ore - tra sabato sera e domenica mattina - in cui è scomparsa Giulia. Al vaglio tabulati telefonici, ogni telecamera della zona e poi eventuali testimonianze. Nel 'volantino' di ricerca diramato dalla famiglia la scomparsa risale alle "21.30" del 28 maggio, da allora "nessuno l'ha vista e il suo cellulare risulta spento". La denuncia, sporta dal fidanzato risale, invece, a domenica pomeriggio, quando rientra dal suo lavoro di barman in un noto albergo di lusso nel centro di Milano.

LA RICOSTRUZIONE

Un "omicidio d'impeto". E' questa la ricostruzione che prevale tra gli inquirenti che stanno cercando di mettere a fuoco quanto accaduto sabato 28 maggio quando Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, incontra l'amante del compagno. Che il 30enne barman avesse una doppia vita le due donne ne hanno certezza a partire "da aprile" poi proprio quella sera avviene l'incontro. E' l'amante a volerlo, che non crede più alla versione del 30enne che continua a screditare la compagna e anche la sua gravidanza. Un incontro chiarificatore in cui Giulia, probabilmente, prende contezza del castello di bugie dell'uomo che le dorme accanto. Una presa d'atto che la 29enne potrebbe aver rinfacciato al compagno, il quale - una volta rientrati in casa - avrebbe reagito con violenza. L'amante è estranea a quanto accaduto, ma non si esclude che il 30enne possa essere stato aiutato nel trasportare fuori il corpo, il che spiegherebbe le tracce biologiche - probabilmente sangue - trovate in auto. Un elemento che insieme alle imprecisioni e alle informazioni sbagliate rese nelle fasi della denuncia hanno portato il pm Alessia Menegazzo a iscrivere il 30enne per omicidio volontario, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere. Proprio sabato sera potrebbe esserci stata una forte discussione tra i due, in crisi per la presenza di un'altra donna. Dalle indagini, coordinate dall'aggiunto di Milano Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, le due donne si sarebbero viste proprio quel giorno, di certo c'è un messaggio inviato la sera a un'amica in cui la giovane si dice "turbata". "Se non abbiamo ancora trovato Giulia è perché non ho fatto abbastanza. Vi chiedo di fare ancora uno sforzo" scrive sui social la sorella Chiara.

IL SINDACO DI SENAGO

"Più il tempo passa e più cresce l'apprensione. A Senago siamo tutti col fiato sospeso, in attesa di notizie" racconta all'Adnkronos Magda Beretta, sindaco di Senago. "Purtroppo è passato diverso tempo, siamo già a mercoledì sera e Giulia è sparita da sabato sera. Siamo tutti in forte apprensione", dice il sindaco. "A nome di tutta la comunità - aggiunge - mi stringo alla famiglia Tramontano, perché chiaramente possiamo solo immaginare cosa stanno provando". Beretta non ha incontrato i genitori e la sorella della 29enne, ma li ha sentiti telefonicamente "per esprimere la nostra vicinanza e fargli sapere che siamo al loro fianco, per qualsiasi tipo di supporto". Il sindaco non ha mai incontrato di persona la donna scomparsa, ma ora "auspichiamo tutti di poter incontrare e abbracciare Giulia sana e salva. Questo è l'augurio e la preghiera che stiamo facendo tutti insieme".

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