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Fioramonti, 'inaccettabili post su Hitler

Il ministro dopo il caso dei post filonazisti del professore universitario: "Il rettore di Siena si è attivato subito"

(Fotogramma)
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02 dicembre 2019 | 16.12
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"Ho avuto modo di vedere queste frasi, questi post, e sono incresciosi a mio parere, sono davvero inaccettabili dal punto di vista della nostra Costituzione". Così il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, sul caso dei post inneggianti a Hitler pubblicati dal professore Emanuele Castrucci dell'Università di Siena.

"In mattinata - ha spiegato il ministro ai giornalisti a margine di un convegno a Firenze organizzato dal Dipartimento di Scienze politico-sociali della Scuola Normale Superiore di Pisa - ho sentito il rettore dell'Università di Siena, il professor Frati, che mi ha comunicato l'intenzione di attivare tutti i canali affinché l'Università, ovviamente nel rispetto delle regole, possa tutelarsi come immagine, e poi prendere provvedimenti consentiti dalla legge nei confronti del professore".

Per Fioramonti, "il punto è che l'Università deve tutelarsi dal punto di vista dell'immagine, e deve fare anche in modo di attivare i canali canonici, regolari, per prendere provvedimenti qualora si profili un reato". Fioramonti ha precisato di aver appreso che le esternazioni filo-Hitler del professore universitario erano state registrate anche altre volte: "Sono arrivate molte comunicazioni secondo cui da tempo gli studenti sembravano aver comunicato una certa insofferenza di fronte ad alcune sue posizioni".

"La Costituzione è molto chiara sulla questione dell'apologia del fascismo: esistono opinioni e opinioni, però sempre nei limiti del dettato costituzionale - ha ricordato il ministro - Non sono un costituzionalista, tantomeno un legale, ma la libertà di pensiero si esercita nei limiti imposti dalla legge e della Costituzione, quindi la Costituzione ci impone dei limiti, la libertà di pensiero ovviamente va esercitata e tutelata all'interno di quei limiti, e starà alla magistratura e alle istituzioni competenti verificare se quei limiti sono stati superati. Mi pare giusto e doveroso, anzi, che un'istituzione del paese come un'Università si tuteli e tuteli anche i valori fondativi della nostra Repubblica".

"Sono convinto che noi tutti dobbiamo sostenere le idee e i principi in cui crediamo nei limiti e nei parametri della nostra Costituzione. Non si tratta di cattivi maestri o altro, si tratta del fatto che queste opinioni sembrano andare contro il dettato costituzionale - ha continuato Fioramonti - In genere si fa riferimento alla libertà di parola e alla libertà di pensiero un po' a vanvera, c'è la libertà di parola, la libertà di pensiero, ma c'è anche la Costituzione. Quindi ritengo doveroso che una istituzione come un'Università si tuteli anche dal punto di vista della propria immagine e della la propria credibilità di fronte a delle affermazioni così gravi".

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