Nel Paese sono 1.988 i casi su 100mila abitanti, sale il tasso di occupazione delle terapie intensive. 13 regioni e province a rischio alto
Covid in Italia, in aumento l'Rt nazionale - che sale a 1,56 - e l'incidenza, che oggi si attesta a 1.988 contagi su 100mila abitanti. 13 inoltre le Regioni e province autonome a rischio alto, 8 quelle a rischio moderato. E sale anche il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri. Questi i principali dati del report settimanale dell'Istituto superiore di Sanità sul coronavirus nel Paese. In forte diminuzione, invece, i casi rilevati con tracciamento dei contatti.
L'indice Rt dell'Italia sale. "Nel periodo 22 dicembre 2021- 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,56, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica". Lo rilevata il report dell'Istituto superiore di sanità (Iss) con i i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia.
"É in leggera diminuzione invece l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 1,2 (1,18-1,22) al 4 gennaio contro Rt 1,3 (1,27-1,32) al 28 dicembre 2021", precisa l'Iss.
L’incidenza settimanale a livello nazionale "continua ad aumentare: 1.988 ogni 100.000 abitanti (7-13 gennaio) contro 1.669 ogni 100.000 abitanti (31 dicembre 2021-6 gennaio 2022), dati flusso ministero della Salute", emerge dal report.
Sono "13 le Regioni e province autonome classificate a rischio alto, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione, 8 Regioni e province risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto", rileva ancora il report dell'Istituto superiore di sanità. "Quasi tutte le Regioni e province riportano almeno una singola allerta di resilienza. Dieci Regioni e province riportano molteplici allerte di resilienza", precisano gli esperti dell'Iss.
Crescono anche i ricoveri in ospedale e l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva. "Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 17,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 15,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 06 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione del ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 21,6% (rilevazione del ministero al 6 gennaio)", si legge.
"Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (649.489 contro 309.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in forte diminuzione (13% contro 16% la scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% contro 50%) ed aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (39% contro 34%)", evidenzia il report.