"Hanno 1000 casi per milione di abitanti. Se la terza dose non risolve, serve un vaccino aggiornato"
"La situazione di Israele è allarmante". Vaccini e varianti covid, con la Delta dominante e la Mu che si affaccia: il professor Andrea Crisanti accende i riflettori sull'evoluzione dell'epidemia in Israele. Il paese apripista per le vaccinazioni è alle prese con dati che non lasciano tranquilli. "La maggior parte delle persone è suscettibile, si infetta e trasmette. Questo potrebbe essere legato al fatto che alcune varianti riescono ad infettare le persone vaccinate. La mortalità è più bassa, ma" in Israele "hanno 1000 casi per milione di abitanti, è il numero più alto del mondo e su questa base hanno iniziato la somministrazione della terza dose. Se la terza dose risolve, bene. Altrimenti, significa che il problema è legato anche alle varianti. Quindi, terza dose sì ma con vaccino aggiornato", dice Crisanti ad Agorà.
"I vaccini -spiega- apparentemente hanno una durata di protezione intorno ai 6-7 mesi. Noi abbiamo immunizzato circa 7 milioni a marzo: queste persone non sono protette come noi immaginiamo. Certo, la letalità è calata di cinque volte e questo è molto positivo. I vaccini sono la soluzione, ma devono essere accompagnati da altre misure. Guardiamo la situazione dell’Inghilterra, dove non vengono adottare altre misure di contrasto: ci sono 30-35.000 contagi e 160 morti".