Il ministro della Salute: "Sfida ancora aperta, la partita non è archiviata"
"Francia e Germania sono molto sopra i 100mila casi al giorno, noi siamo in una fase di ripresa dei contagi che crescono e se si alzano, anche se la percentuale di ricaduta sui nostri presidi sanitari è più limitata rispetto al passato, ci sarà comunque una ricaduta con cui dover fare i conti". Lo ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza, nel suo intervento alla conferenza Fiaso, ricordando che il "Covid è ancora una sfida aperta, la partita non è archiviata: ce lo dicono i numeri di questi giorni" e rinnovando l'appello ad anziani e fragili a fare la quarta dose di vaccino.
“Ogni volta che la curva cresce, gli ospedali si attrezzano per poter ricevere le persone. I numeri negli ospedali in Italia sono molto al di sotto del passato, siamo arrivati ad avere 4 mila persone in terapia intensiva Covid e in questo momento ne abbiamo circa 300. Siamo in una fase diversa e abbiamo strumenti diversi per gestire la pandemia. Se dovessero servire posti letto, saremo pronti”, ha detto il ministro della Salute, sottolineando che "ci prepariamo alla campagna vaccinale in autunno in cui allargheremo le fasce per il richiamo" del vaccino anti-Covid.
Speranza ha quindi ribadito che l’emergenza Covid "è ancora un problema con cui fare i conti", anche se "oggi siamo molto più forti, abbiamo gli antivirali, i monoclonali, il 90% della popolazione sopra i 12 anni vaccinata con due dosi. Siamo nella condizione di affrontare il futuro con più serenità. Il mio appello è ai fragili, invitandoli a fare subito il richiamo del vaccino, e poi a tutti di usare la mascherina in tutte le situazioni dove ci sono assembramenti o c’è il rischio di contagio".