Fedriga: "L'indice Rt è la prima cosa che deve essere superata oggi". Zaia: "Con parametri così bassi si rischia di dire ai turisti quest’estate ‘non uscite dal Comune’"
Nuovi parametri per decidere misure e restrizioni anti Covid in Italia. E' quanto chiedono le regioni al governo, con particolare riferimento all'indice Rt. "La prima cosa che deve essere superata oggi, vista anche la situazione contingente del Paese, è quella dell'indice Rt che oggi andiamo a valutare. Quando l’incidenza è bassa il rischio è che pochi contagi lo facciano schizzare. Se in mezzo alla stagione turistica una regione passa da quattro a otto contagi rischia di andare a Rt 2. Se passa a otto contagi quella regione, con i turisti in casa, diventa rossa. Sarebbe un disastro", ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, Massimiliano Fedriga, il presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.
Anche Luca Zaia, presidente della regione Veneto, si è espresso sul punto. "Ho parlato con il ministro Speranza e con il professor Brusaferro, credo sia logico rivedere i parametri", ha detto Zaia. "In Veneto -ha evidenziato- abbiamo vaccinato metà della popolazione, abbiamo i monoclonali e abbiamo le terapie. I nuovi parametri devono introdurre principi di automatismo. Sì all’indice Rt, ma soprattutto l’Rt con sintomi e quello ospedaliero. Qual è il rischio? Con parametri così bassi si rischia di dire ai turisti quest’estate ‘non uscite dal Comune’".