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Covid Italia oggi, 6 regioni a rischio moderato e 15 basso

La bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute: "Misure ancora necessarie". Per la Calabria alta probabilità di passaggio a rischio alto

Foto Fotogramma
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07 maggio 2021 | 10.59
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"Si osserva un miglioramento generale del rischio" Covid oggi in Italia, "con nessuna Regione a rischio alto". Mentre "sei Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui una, Calabria, ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 15 Regioni e Province autonome che hanno una classificazione di rischio basso". E' quanto si legge nella bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute relativo al periodo dal 26 aprile al 2 maggio.

"Una Regione (Molise) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di 1, ma con il limite inferiore sotto l’uno. Tutte le Regioni e Province autonome hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno", si legge nel Report.

"L’incidenza è in lenta diminuzione ma ancora elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Di conseguenza, è necessario continuare a ridurre il numero di casi anche attraverso le misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale e proseguire la campagna vaccinale per raggiungere rapidamente elevate coperture nella popolazione", si legge nella bozza.

Nel dettaglio, il monitoraggio indica come questa settimana continua il calo nell’incidenza settimanale (127 per 100.000 abitanti rispetto a 146 per 100.000 abitanti della precedente settimana). "Sebbene la campagna vaccinale progredisca sempre più velocemente, complessivamente - sottolineano gli esperti Iss - l’incidenza resta elevata e ancora lontana dai livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi".

Inoltre, per quanto riguarda l'indice Rt, il report indica che "si osserva per la seconda settimana consecutiva un lieve aumento della stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici, che tuttavia rimane al di sotto della soglia epidemica". Il report indica che "nel periodo 14-27 aprile 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,89 (range 0,85– 0,91), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, ma sotto l’uno anche nel limite superiore".

"La pressione sui servizi ospedalieri è in diminuzione sebbene rimanga ancora oltre la soglia critica in alcune Regioni e province autonome", viene rilevato nella bozza.

Nel dettaglio, scende il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (5 Regioni contro 8 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27 aprile) a 2.423 (4 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (29%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 20.312 (27 aprile) a 18.176 (4 maggio).

Nel report viene in ogni caso evidenziata la necessità di mantenere ancora alta l'attenzione: "La ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia".

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