Secondo i dati Agenas le situazioni più critiche in Umbria, Molise e Provincia di Trento
Terapie intensive sotto pressione per il coronavirus in 11 Regioni e Province autonome italiane. A far scattare l'allarme, il superamento, in queste regioni, della soglia critica fissata al 30% dal ministero della Salute, per l'occupazione dei posti letto in rianimazione da parte di pazienti con Covid-19.
Le Regioni più in emergenza - secondo i dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas) aggiornati a ieri sera - sono l'Umbria con il 58%, il Molise al 54% (in forte salita) e la Provincia autonoma di Trento (51%). In aumento anche la media nazionale che, seppure sotto soglia critica, sale al 27% (aumentata di 2 punti percentuali nell'arco di 6 giorni).
Seguono: Abruzzo (40%), Lombardia (38%, dato in contante ascesa negli ultimi 5 giorni), Marche (37%, solo tre giorni fa era al 32%), e Provincia autonoma di Bolzano e Friuli Venezia Giulia al 36%, Emilia Romagna al 34%, mentre la Toscana resta ferma sulla soglia critica del 30%, insieme a al Piemonte (quest'ultimo in aumento).
Appena sotto soglia Puglia (28%), seguita da Lazio (26%), Liguria (25%) e Campania (23%). Le percentuali migliori si registrano in Valle d'Aosta (10%), Sardegna e Basilicata (11%) e Veneto, salito però negli ultimi giorni al 13%. Sicilia e Calabria registrano un tasso di occupazione dei posti letto del 14%.
Per quanto riguarda l'occupazione dei pazienti Covid nei reparti di area non critica, cioè malattie infettive, pneumologia e medicina generale, la percentuale media nazionale è del 32%, in ascesa ma sempre sotto la soglia critica fissata, questa, al 40%. Le Regioni che la superano sono: Umbria (51%), Marche (49%) Molise (45%), Abruzzo (44%), Lombardia (43%) ed Emilia Romagna (42%).