L'occupazione delle terapie intensive è stabile da 6 giorni al 18%
L'occupazione dei posti letto nelle aree mediche Covid in Italia è cresciuta al 29%, con un incremento pari a un punto percentuale rispetto alla precedente rilevazione. Dunque una leggera salita, ieri, rispetto al 28% di venerdì e sabato e al 27% di giovedì. E' quanto emerge dall'ultimo monitoraggio dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
La Liguria (38%, stabile), la Lombardia (34%, un punto percentuale in più), la Sicilia (35%, stabile) e la Valle d'Aosta (69%, +1) superano la soglia del 30%; la Calabria arriva al 41% (+1). L'Abruzzo sale al 29% (+1); la Basilicata al 26% (+1); la Campania al 29% (+2); l'Emilia Romagna al 27% (+1). Il Friuli Venezia Giulia è stabile al 29%. Stabili anche Lazio (27%), Molise (13%), Pa Trento (25%) e Pa Bolzano (18%). Le Marche salgono al 27% (+1), il Piemonte al 30% (+1), la Puglia al 21% (+1), la Sardegna al 15% (+1) e la Toscana al 25% (+1). Scendono l'Umbria, al 33% (-1), e Veneto, al 25% (-1).
Rimane stabile invece l'occupazione dei posti letto Covid in terapia intensiva, al 18%. Un dato rimasto sempre uguale da martedì 11 gennaio. I dati sono relativi a ieri. Sono 8 le regioni che superano la soglia del 20%: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Trento, Toscana, Piemonte e la Valle d'Aosta.