Poco probabile un numero significativo di casi gravi
Il covid, con la variante XBB, torna sotto i riflettori in Cina. Quali sono i sintomi provocati dalla nuova mutazione? Quanto è contagioso il virus? Nel paese, sono diventate dominanti le varianti identificate con la sigla XBB, tecnicamente 'ricombinanti' di Omicron. Rispetto alle precedenti mutazioni, XBB è caratterizzata da una maggiore capacità di bucare gli attuali vaccini - ed è quindi teoricamente più contagiosa - ma non mostra variazioni in termini di patogenicità: la malattia provocata non è più grave di quella conosciuta nell'ultimo periodo. Se la Cina si aspetta fino a 65 milioni di contagi a settimana alla fine di giugno, la situazione in Italia è differente, come evidenziano gli esperti.
"Le varianti XBB" di Sars-CoV-2 "di sicuro hanno caratteristiche di trasmissibilità e immunoevasione" tali da far prevedere "anche da noi un possibile rialzo dei contagi fra 2-3 mesi", dice Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano. Ma sarà "un rialzo non importante, probabilmente senza un impatto significativo in termini di casi gravi", spiega l'esperto all'Adnkronos Salute.
L'eventuale numero elevato di contagi non deve far pensare ad un'emergenza automatica nemmeno in Cina. "Sicuramente 65 milioni di casi a settimana su una popolazione di 1,5 miliardi vogliono dire numeri abbastanza importanti. Ma dobbiamo vedere la ricaduta, perché potremmo avere il 5% della popolazione che si fa una forma che è poco più di un raffreddore, diverso è dire che rischiano la polmonite", osserva Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive San Martino di Genova. "E io non credo sia quest'ultimo il risultato perché con le varianti Omicron siamo di fronte a forme meno impegnative di malattia. Oggi anche XBB non dovrebbe dare conseguenze cliniche importanti. Ci dobbiamo preoccupare noi in Italia? Io non credo, ma loro in Cina si gestiranno la loro ondata Covid", dice all'Adnkronos Salute.