L'infettivologo: "Possibili 1,3-1,4 miliardi di casi e un virus che gira così velocemente in un periodo breve di tempo può portare dei rischi epidemiologici"
"Nella provincia di Henan in Cina è stato registrato il 90% della popolazione positiva al Covid: questo vuole dire quasi 90 milioni di persone contagiate. Se questo dato lo proiettiamo sull'intera popolazione cinese di 1 miliardo e mezzo di abitanti vuole dire avere quasi 1,3-1,4 miliardi di casi Covid. Fino ad oggi nel mondo abbiamo avuto 700mila casi quindi si potrebbe raddoppiare questa cifra in 1-2 mesi. E' chiaro che questa situazione mi preoccupa, un virus che gira così velocemente in un periodo breve di tempo può portare dei rischi epidemiologici". E' l'allarme lanciato all'Adnkronos Salute da Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale San Martino di Genova, per i dati Covid che arrivano dalla Cina. "Chissà se i negazionisti sanno fare i calcoli? Mentre li fanno, rimane valida la proposta di un biglietto di sola andata per la Cina", chiosa Bassetti che esclude invece problemi a breve termine per l'Italia legati alla riapertura delle scuole.
"Potranno aumentare i contagi ma credo che la situazione italiana per quanto riguarda il Covid sia ampiamente tranquilla. Io credo che l'emergenza Covid da noi, se non arrivano fenomeni esterni, è un problema risolto. Non mi preoccupa l'effetto Natale o le scuole, non mi preoccupa nulla. Io guardo i ricoveri e non abbiamo più pressione Covid, arriva qualche non vaccinato ma è un altro mondo rispetto a quello di un anno fa. Non avremo un impatto dalla riapertura delle scuole - prevede il medico - ma sarà tutto tranquillo. Sono preoccupato invece - ribadisce - da quello che succede in Cina".