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Caso Cospito, gup Roma dispone rinvio a giudizio per Delmastro: andrà a processo

Udienza fissata per il 12 marzo, il sottosegretario alla Giustizia: "Non me lo aspettavo. Non ho dato carte a Donzelli, ho risposto a una sua domanda"

Andrea Delmastro - Fotogramma
Andrea Delmastro - Fotogramma
29 novembre 2023 | 14.36
LETTURA: 4 minuti

Andrà a processo il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito. Il gup di Roma Maddalena Cipriani ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Delmastro, presente oggi in aula a piazzale Clodio, fissando il processo per il 12 marzo.

La procura di Roma, nel corso dell’udienza preliminare di questa mattina aveva chiesto invece il non luogo a procedere per il sottosegretario. Il giudice ha inoltre respinto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da quattro parlamentari del Pd.

All’udienza preliminare si è arrivati dopo che lo scorso luglio il gip Emanuela Attura aveva disposto l’imputazione coatta non accogliendo la richiesta dei pm che avevano invece sollecitato l’archiviazione ritenendo l’esistenza oggettiva della violazione ma che non ci fossero prove sull’elemento soggettivo ovvero che Delmastro fosse consapevole dell’esistenza del segreto.

Il sottosegretario: "Non me lo aspettavo"

"Non mi aspettavo il rinvio a giudizio, sono pronto a dimostrare a mia innocenza davanti al giudice del merito. Andrò a giudizio serenamente", ha commentato, ospite di Stasera Italia su Rete 4, il sottosegretario alla Giustizia. Le carte? "Assolutamente non sono secretate, c'è una circolare non una legge che stabilisce la limitata divulgazione, inviata dal capo del dap ai suoi sottoposti la legge prevede quali siano atti segreti, non una circolare", ha spiegato ancora. "Non ho dato carte a Donzelli, ho risposto a una sua domanda, non potendomi trincerare dietro a una segretezza che non c'era", ha poi ribadito.

"Sono fiero di quello che ho fatto, di non avere tenuto sotto silenzio un fatto di una gravità inaudita, che terroristi anarchici in combutta con criminali mafiosi tentassero un attacco al 41 bis. C'è qualcosa che viene prima: il servizio vero dell'Italia che è l'attacco frontale alla criminalità organizzata", ha detto ancora. Lo rifarebbe? "Assolutamente sì', ha risposto Delmastro.

La difesa: "Confidavamo in decisione diversa"

''Confidavamo in una decisione diversa perché c’erano tutti i presupposti per una sentenza di non luogo a procedere’’. Così l’avvocato Giuseppe Valentino, difensore del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, dopo la decisione del gup di Roma Maddalena Cipriani.

Da Pd mozione di sfiducia per Delmastro

"Abbiamo chiesto la calendarizzazione della mozione di sfiducia per il sottosegretario Delmastro. Dopo il rinvio a giudizio, vorremmo capire perché sia stato difeso da autorevoli esponenti del governo, come il ministro Nordio", fa sapere Chiara Braga, capogruppo Pd, al termine della capigruppo alla Camera.

Non solo. I dem chiedono anche che il ministro della Giustizia Carlo Nordio a "chiarire, dopo il rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro per rivelazione del segreto d’ufficio, per quale ragione in Parlamento coprì le sue condotte utilizzate dal suo compagno di partito Donzelli per diffamare parlamentari dell’opposizione".

Cucchi (Avs), 'Nordio revochi deleghe e Delmastro si dimetta

A chiedere le dimissioni di Delmastro è anche la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, vicepresidente della commissione Giustizia del Senato. "Come volevasi dimostrare il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha spifferato notizie riservate, che non dovevano essere per alcun motivo divulgate. Il rinvio a giudizio del sottosegretario - sottolinea - è la conferma di quanto diciamo da tempo. Il ministro della Giustizia Nordio gli revochi le deleghe, perché non può più occuparsi del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. A questo punto Delmastro non può rappresentare le Istituzioni: si dimetta".

Fazzolari: "Inconsueto rinvio a giudizio dopo richiesta pm di non procedere"

"Credo sia inconsueto il rinvio a giudizio per Delmastro dopo la richiesta di non procedere da parte del Pubblico ministero", rileva con l'Adnkronos Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario di Fratelli d'Italia a Palazzo Chigi con delega all'Attuazione del programma e fedelissimo di Giorgia Meloni. Al Pd, che ha chiesto una mozione di sfiducia per Delmastro, Fazzolari risponde: "I dem hanno tutto il diritto di presentare una mozione di sfiducia, è nelle loro possibilità. Ma ovviamente la sfiducia a Delmastro finirà in un nulla di fatto, perché il sottosegretario otterrà la piena fiducia da parte del Parlamento".

Foti a Pd: "Dimissioni Delmastro? Sarà nulla di fatto"

Alla mozione del Pd replica anche Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "Siamo disponibili a discuterla anche domani, ma i megafoni della Schlein stiano tranquilli che cadrà in un nulla di fatto, avendo il Sottosegretario la piena fiducia del Parlamento. Siamo, da ultimo, fieri di aver difeso il 41bis dagli attacchi dei terroristi anarchici e da Alfredo Cospito, per proseguire il percorso di lotta alla criminalità organizzata".

Lupi: "Rinvio a giudizio non è una condanna"

"Il rinvio a giudizio non è una condanna, come la storia insegna, ma l'opposizione, troppo spesso, lo dimentica". Afferma laconico il capo politico di Noi moderati, Maurizio Lupi.

Crosetto e l''opposizione giudiziaria': "Non parlavo di casi specifici"

A chiarire che non si riferiva al caso Delmastro quando ha lanciato l'allarme "opposizione giudiziaria" al governo, è all'Adnkronos il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Io parlavo di tutt'altro, di una questione di principio non di casi specifici...".

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