Il climatologo: "Potrebbe essere tra le più calde e secche degli ultimi 20-30 anni"
"Tutto questo sembra essere un assaggio, un antipasto, giunto con largo anticipo, di quello che sarà l'estate 2022 vera e propria. Potrebbe essere tra le più calde e secche degli ultimi 20-30 anni". E' il quadro meteorologico che delinea Massimiliano Pasqui, fisico e climatologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, all'Adnkronos.
"Dobbiamo mettere in evidenza due aspetti di questa fase che stiamo vivendo: il primo, più cocente, è quello delle temperature elevate. Da ormai un paio di settimane stiamo vivendo una fase di risalita di aria calda dal Nord Africa che porta all'aumento delle temperature e che ci ha portato a vivere livelli termici tipici di metà luglio. Quindi a fine primavera siamo entrati in un regime tipicamente da estate mediterranea che rappresenta una forte anomalia", aggiunge
"Un secondo elemento che è importante sottolineare è la siccità che ha interessato soprattutto le regioni settentrionali sin dallo scorso inverno: una siccità che ha le sue origini da un accumulato deficit di precipitazioni verificatosi durante l'inverno passato, non solo di piogge ma anche di neve sull’arco Alpino. - dice ancora– Nella primavera 2022 questo deficit pluviometrico importante ha fortemente colpito, come abbiamo visto, il bacino del Po".
"La siccità dell'inverno e le temperature attuali molto alte durante le estati nel Mediterraneo sono tra i segnali di cambiamento climatico più evidenti. Inoltre il periodo estivo tende ad allungarsi come anche la frequenza delle ondate di caldo. Tutto ciò pone sotto una pressione crescente l'ambiente naturale e tutte le attività umane -conclude Pasqui - E ancora tutto questo sembra essere un assaggio, un antipasto, giunto con largo anticipo, di quello che sarà l'estate 2022 vera e propria che potrebbe renderla tra le più calde e secche degli ultimi 20-30 anni".