"Non contiene alcuni indicatori molto importanti, questo strumento man mano va ampliato"
"Il nuovo sistema di garanzia dei Lea è in vigore dal primo gennaio 2020, ma in questi 2 anni, a causa della pandemia, non abbiamo potuto, data l'emergenza, valutare bene questo strumento. Le criticità emerse dal report elaborato da Salutequità sono molto importanti, poiché alcuni indicatori non sono stati presi in considerazione nel nuovo sistema di garanzia dei Lea che, secondo me, man mano va implementato perché nulla è scritto sulla pietra". Così Paola Boldrini, senatrice Pd e vicepresidente XII Commissione permanente Igiene e Salute, a margine del Seminario nazionale 'Analisi del nuovo sistema di garanzia dei Lea', promosso oggi a Roma da Salutequità, con il contributo non condizionato del Gruppo Servier in Italia, alla presenza di numerosi esperti e decisori.
Sul sistema dell'aderenza terapeutica, Boldrini non ha dubbi: "Non deve contenere dati aggregati, ma dati specifici, sulla differenza di sesso e genere, perché maschi e femmine hanno una diversa aderenza terapeutica". Un altro problema, aggiunge, "sono le liste d'attesa, per le quali ancora adesso non vediamo l'efficacia dei provvedimenti che abbiamo messo in atto. I pazienti ci dicono che riguardo alle visite urgenti qualcosa si riesce ad ottenere, ma per quelle programmate c'è ancora molto da aspettare".