Accusato di calunnia nei confronti di Giletti sul caso della presunta foto che avrebbe ritratto insieme Silvio Berlusconi e il boss Graviano. Sarà la Cassazione a valutare il provvedimento
Arresti domiciliari per Salvatore Baiardo, ritenuto un fiancheggiatore dei boss mafiosi Graviano, indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze nell'ambito della nuova inchiesta sui presunti mandanti esterni delle stragi del 1993.
Il Tribunale del Riesame del capoluogo toscano ha sciolto la riserva sulla richiesta di arresto presentata dalla Procura e formulata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli nel corso dell'udienza del 5 settembre. Lo scorso aprile il Gip del Tribunale di Firenze aveva respinto la richiesta di misura cautelare in carcere per Baiardo, decisione poi appellata dalla Procura. Il Riesame ha accolto ora la misura cautelare degli arresti domiciliari, che però prima di diventare esecutiva dovrà passare il vaglio della Cassazione.
La vicenda giudiziaria di Baiardo è legata anche al caso della presunta fotografia - di cui Baiardo aveva parlato al giornalista Massimo Giletti, salvo smentire poi la circostanza davanti ai magistrati - che ritrarrebbe insieme il boss Giuseppe Graviano, Silvio Berlusconi e il generale dei carabinieri Francesco Delfino.
Baiardo è indagato dalla Procura fiorentina per calunnia ai danni di Giletti, ex conduttore di "Non è l'arena" su La7, per averlo accusato di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero riguardo all'esistenza della presunta foto, e per favoreggiamento nei confronti di Berlusconi e di Marcello Dell'Utri.