Oggi il maschio di tigre del Bengala accolto al Bioparco, a seguito del sequestro dei Carabinieri Forestali per ipotesi di reato di maltrattamento, è uscito per la prima volta nella grande area esterna a lui dedicata, alla presenza del Comandante delle Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri, Gen. C.A. Antonio Ricciardi, e del Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa.
Il felino, al quale i guardiani del reparto carnivori hanno dato il nome Gladio, è un maschio di tigre del Bengala di otto anni; quando è stato trasferito al Bioparco presentava evidenti sintomi di disagio psicologico, ma soprattutto fisico, dovuto alla malnutrizione. Gli staff veterinario e zoologico si sono immediatamente presi cura dell’animale, sottoponendolo ad accurati monitoraggi veterinari e conseguenti cure.
Conclusi i trattamenti veterinari e terminato il periodo di quarantena, Gladio si è ripreso e ora è visibilmente in perfetta forma.
"Qui al Bioparco Gladio ha a disposizione un exhibit di oltre 400 mq, collocato accanto a quello delle tigri di Sumatra", spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa -. "L'area presenta una folta vegetazione, è dotata di una piscina e di ripari naturali". "Va inoltre sottolineato che oggi il felino ha affondato per la prima volta le zampe nella terra. Sembrerebbe infatti che l’animale sia vissuto in una piccola gabbia, calpestando esclusivamente cemento".
"La presenza al Bioparco di animali salvati da situazioni di difficoltà – conclude Coccìa - costituisce un argomento importante di sensibilizzazione per il pubblico, in particolare le famiglie e il mondo della scuola, nei confronti di tematiche come il maltrattamento, il traffico illegale o l’abbandono degli animali e il fondamentale ruolo delle autorità competenti nella loro tutela".
CURIOSITÀ- A differenza dell’albinismo, in cui l’assenza della melanina è totale (mantello bianco e occhi rossi) nelle tigri come Gladio il mantello presenta la caratteristica striatura delle tigri e gli occhi azzurri. Il colore è dovuto ad una mutazione genetica molto rara in natura.