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25 aprile, a Roma corteo Anpi. La partigiana Iole: "Continuate a lottare"

Tante bandiere dell'Italia, le bandiere rosse e anche gli striscioni di Emergency e della Cgil

25 aprile, a Roma corteo Anpi. La partigiana Iole:
25 aprile 2023 | 11.55
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Sono circa 10mila i manifestanti al corteo organizzato dall'Anpi a Roma in occasione del 78esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. I manifestanti, partiti da Largo Bompiani, hanno attraversato i quartieri di Tor Marancia, Garbatella e Ostiense, fino all’arrivo a Porta San Paolo. All'arrivo gli organizzatori dal palco hanno sottolineato che si tratta del "più grande 25 aprile degli ultimi anni" ringraziando "i partigiani e le partigiane che sono qui con noi e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri".

All'iniziativa per il 25 aprile ci sono le sezioni dell'Anpi locali in rappresentanza dei diversi quartieri della Capitale da Centocelle all'Esquilino fino all'Appio, a Capannelle e Quarto Miglio. Lungo il corteo tra le tante bandiere dell'Italia, dell'Anpi e le bandiere rosse e anche gli striscioni di Emergency e della Cgil.

LA PARTIGIANA IOLE MANCINI - “Anche quest'anno ci sono. È bello essere qui, vedere tanti romani che sono venuti dove è nata la resistenza. I ricordi amari e terribili mi aiutano a vivere per non dimenticare mai. Non dimenticate mai chi ha dato la vita per questa Italia libera”, ha detto la partigiana Iole Mancini, 103 anni, parlando dal palco dell’Anpi in porta San Paolo. “Sono felice di essere qui con voi, vuol dire che i nostri morti che hanno sacrificato le loro vite non sono morti invano - ha aggiunto- Continuate a lottare perché non è finito, siamo nel pieno di un ritorno di nostalgici che parlano perché non conoscono le condizioni in cui vivevo io a quei tempi. Alla mia età non è facile essere qui però la volontà c’è sempre”.

Nel suo messagio Fabrizio De Santis, presidente dell'Anpi provinciale di Roma, ha invece chiesto le dimissioni del presidente del Senato Ignazio La Russa. "Ha detto che farà qualcosa che metterà tutti d'accordo, quindi aspettiamo le sue dimissioni. Ringraziamo invece l'amministrazione comunale di Roma: l'Assemblea capitolina ha approvato un atto per intitolare quattro strade di Roma ad altrettanti partigiani", ha affermato.

Anche il deputato del Pd Nicola Zingaretti torna sulla polemica per le dichiarazioni di Ignazio La Russa: "È molto triste perché su temi così delicati ci vuole molta coerenza. Oggi Ignazio La Russa deve dire grazie alla lotta partigiana perché è stato eletto da un Senato che è stato eletto dai cittadini. Con il fascismo non era così. E quindi tutte le italiane e gli italiani debbono qualcosa ai partigiani e alla resistenza perché loro hanno ridato la libertà a tutti". "E a proposito delle polemiche sulla differenza tra i partigiani e il ruolo dei comunisti, non dimentichiamoci mai che una delle tre firme sulla Costituzione repubblicana è di Umberto Terracini, comunista italiano e quindi noi siamo lì anche perché quella è stata una grande storia come quella appunto delle varie anime della resistenza", ha aggiunto.

Al corteo anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: "Oggi è una festa di tutti istituita nel 1946. È una bellissima giornata".

"Due anni fa i fascisti hanno assaltato la sede nazionale della Cgil, non 78 anni fa ma due anni fa. Bisogna scogliere le organizzazioni fasciste, questa cosa vale più di mille atti. Il fasciamo è semplicemente violenza", ha invece ricordato il segretario generale della Cigil Maurizio Landini.

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