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Dante: Benigni, avrebbe voluto il Partito Dante, un Pd dell'epoca

L'attore: "Il Poeta aveva un caratteraccio come l'hanno spesso anche i politici toscani". Papa Francesco: "Profeta di speranza, liberazione e cambiamento". Grasso: "La sua attualità sempre viva". Franceschini: "'Promoter' dell'Italia nel mondo". Piovani: "Celebrarlo con mia musica mi fa un po' paura"

Roberto Benigni al Senato
Roberto Benigni al Senato
04 maggio 2015 | 13.55
LETTURA: 4 minuti

Attualità e passato si sposano nell'ironia di Roberto Benigni che al Senato, prima di esibirsi in aula nella recitazione del 33esimo canto del Paradiso dalla Divina Commedia, ha un po' giocato con il Pd e Matteo Renzi.

"Siamo qui per Dante - ha detto Benigni - e l'anniversario del 750esimo della nascita, cade proprio preciso, se fosse arrivato tra due anni il Senato sarebbe stato già abolito e quindi siamo stati fortunati che è caduto proprio nel 2015. Dante ci ha pensato e si è detto 'meglio nascere' nel 65'... Questo poi è un posto 'dantesco' perché lui era un politico impegnato, amava la politica come la si dovrebbe amare oggi, con quel senso di potere servile". "Dante fece parte del Consiglio de' Priori - ha continuato l'attore e regista - che era una specie di Senato dell'epoca, però si fece tanti nemici, dato che aveva un caratteraccio. I politici fiorentini hanno un caratteraccio, lo sappiamo bene e bisogna avere pazienza. E Dante alla fine non voleva sentir parlare di Guelfi bianchi o neri o di Ghibellini e avrebbe voluto fare un partito tutto suo, il 'Partito di Dante', insomma un Pd dell'epoca".

Papa: "Dante profeta di speranza, liberazione e cambiamento - "Dante è profeta di speranza, annunciatore della possibilità del riscatto, della liberazione, del cambiamento profondo di ogni uomo e donna, di tutta l'umanità", ha sottolineato Papa Francesco nel messaggio letto al Senato dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. "Egli ci invita ancora una volta a ritrovare il senso perduto o offuscato del nostro percorso umano e a sperare di rivedere l'orizzonte luminoso in cui brilla in pienezza la dignità della persona umana. Onorando Dante - afferma il Papa - potremo arricchirci della sua esperienza, per attraversare le tante selve oscure ancora disseminate nella nostra Terra e compiere felicemente il nostro pellegrinaggio nella Storia, per giungere alla meta sognata e desiderata da ogni uomo: 'l'amor che move il sole e l'altre stelle'...".

Grasso: "Attualità Dante sempre viva da 750 anni" - L'attualità del pensiero e delle opere di Dante resta scolpita nella cultura universale. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, nell'aula di Palazzo Madama per l'inizio delle celebrazioni del 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri. Alla cerimonia erano presenti il ministro della Cultura Dario Franceschini, il cardinale Ravasi in rappresentanza di papa Bergoglio. Grasso ha ricordato i due precedenti anniversari del 1865 e 1965 a cui ci ricolleghiamo, ha detto, "per ritrovare l'entusiasmo dell'appartenenza a quell'Italia già profetizzata da Dante, per ribadire la volontà di riscatto morale attraverso la cultura, e infine per rinnovare l'omaggio a Dante il cui valore è universalmente riconosciuto, come dimostra il fermento di iniziative e di studi che in tutto il mondo circondano il nostro Poeta da almeno tre secoli". "L'attualità di Dante risulta infatti sempre viva in ogni settore della cultura, della scuola, ma anche fuori dagli ambienti accademici, prova ne sia la moltiplicazione e la grande affluenza di pubblico all'antica consuetudine delle Lecturae Dantis diffuse in ogni parte d'Italia e all'estero: contributo prezioso alla circolazione del messaggio poetico dantesco, stimolo alla lettura e alla riscoperta soprattutto della Divina Commedia".

Franceschini: "Dante 'promoter' dell'Italia nel mondo" - Dante e la 'Divina Commedia' bandiere della cultura italiana nel Mondo e elementi di coesione in Italia. Sono i due aspetti sottolineati dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel breve discorso pronunciato oggi in aula al Senato. "Pensiamo che le celebrazioni per il 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri - ha affermato il ministro - siano un'occasione di studio, ricerca e approfondimento ma anche di coinvolgimento popolare, come dimostrano le esibizioni di Roberto Benigni e del maestro Nicola Piovani. Questa celebrazione è una grande occasione per l'Italia, per questo abbiamo voluto coinvolgere in questa impresa 170 Istituti di cultura italiana all'estero, celebrazioni che saranno uno stimolo importante nell'insegnamento delle lingua italiana nel mondo, di cui c'è una voglia crescente di apprendimento".

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