
Il presidente russo: "Zelensky? Summit possibile, ma condizioni ancora lontane". Il tycoon si è detto ottimista sul trilaterale, il leader ucraino chiama Merz
Vladimir Putin e Donald Trump potrebbero incontrarsi già la prossima settimana. Ad anticiparlo è il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, precisando che tale previsione è "provvisoria" e che Mosca "ci sta lavorando proprio ora" con questo punto di riferimento temporale, così come anche gli Stati Uniti. Putin ha intanto citato oggi gli Emirati Arabi Uniti come potenziale sede dell'incontro.
"Abbiamo molti amici desiderosi di aiutarci ad organizzare questi eventi. Uno dei nostri amici è il presidente degli Emirati Arabi Uniti", ha affermato il leader del Cremlino, che aveva al suo fianco il leader emiratino Mohamed bin Zayed Al Nahya. Gli Emirati - ha aggiunto - sarebbero uno dei luoghi adatti".
Un incontro con Zelensky, invece, "è possibile", ma le condizioni necessarie perché ciò avvenga "sono ancora lontane", ha poi detto il presidente russo, citato dalla Tass.
"Su suggerimento della parte americana, è stato raggiunto un accordo di principio per tenere un vertice bilaterale nei prossimi giorni", spiegava in precedenza Ushakov, citato dall'agenzia di stampa statale Ria.
Il Cremlino ha tuttavia dichiarato di non aver dato riscontro a un possibile incontro a tre fra i presidenti Vladimir Putin, Donald Trump e Volodymyr Zelensky, proposto dall'inviato speciale di Trump durante la sua visita di ieri a Mosca.
Il presidente russo, insomma, non ha raccolto la proposta avanzata ieri dall'inviato della Casa Bianca, spiegava Ushakov. La Russia, precisava, è invece concentrata sui preparativi per un vertice bilaterale. La possibilità di un "potenziale vertice trilaterale è stata per qualche ragione sollevata ieri a Washington, questo scenario è stato solo citato dall'inviato americano durante i suoi colloqui al Cremlino. Tuttavia, non è stato discusso. La parte russa ha scelto di non commentare in alcun modo questa possibilità", ribadiva. "La nostra priorità è quella di lavorare a un incontro fra Putin e Trump davvero di successo", le parole di Ushakov.
Secondo quanto anticipato stamane da fonti al New York Times, Trump intende incontrare il presidente russo già la prossima settimana per poi, subito dopo, organizzare un incontro tra lui, Putin e il presidente Zelensky, hanno detto fonti secondo le quali Trump ha riferito le sue intenzioni in una chiamata con i leader europei, tra cui Zelensky. Gli incontri si svolgerebbero esclusivamente fra i tre leader, escludendo altri attori europei.
Secondo il New York Post, che cita un funzionario della Casa Bianca, Trump incontrerà Putin solo se il presidente russo accetterà di confrontarsi anche con il leader ucraino, Volodymyr Zelensky. "Putin deve incontrare Zelensky perché il vertice possa avere luogo. Nessuna sede è stata ancora decisa", ha affermato la fonte.
Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, non aveva risposto alla richiesta di commento mentre Zelensky ha chiesto stamane un incontro faccia a faccia con Putin per porre fine alla guerra.
"In Ucraina abbiamo ripetutamente affermato che trovare soluzioni concrete può essere davvero efficace a livello di leader. È necessario stabilire i tempi per un simile formato e la gamma di questioni da affrontare", ha scritto sui social media, il giorno dopo aver parlato con il presidente degli Stati Uniti.
Intanto Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato ieri in una nota che sono stati i russi a chiedere il faccia a faccia. "I russi hanno espresso il desiderio di incontrare il presidente Trump, e il presidente è disponibile a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky", ha affermato, aggiungendo: "Il presidente Trump vuole che questa guerra brutale finisca".
Alla telefonata di ieri avrebbero partecipato il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente finlandese Alexander Stubb, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il segretario generale della Nato Mark Rutte, il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff.
In precedenza, il Cremlino aveva rilasciato una vaga dichiarazione sui colloqui tra Putin e Steve Witkoff, con un collaboratore per la politica estera che aveva detto che le due parti si erano scambiate "segnali" nell'ambito di colloqui "costruttivi" a Mosca.
L'incontro di ieri fra Putin e Witkoff si è svolto pochi giorni prima della scadenza stabilita da Trump per l'accordo della Russia sul cessate il fuoco in Ucraina, pena nuove sanzioni. I commenti di Trump rilasciati nello Studio Ovale sono arrivati dopo che egli stesso aveva scritto sulla sua piattaforma Truth Social di aver informato alcuni degli alleati europei degli Stati Uniti dopo i colloqui.
"Tutti sono d'accordo che questa guerra deve finire e lavoreremo per raggiungere questo obiettivo nei giorni e nelle settimane a venire", ha affermato Trump. La Casa Bianca ha inoltre dichiarato alla Bbc che la Russia ha espresso il desiderio di incontrare il presidente degli Stati Uniti e che quest'ultimo era "aperto a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky".
L'inviato americano, Steve Witkoff, ha in programma oggi una riunione in videoconferenza con alti funzionari di Ucraina, Finlandia, Francia, Germania, Italia e Regno Unito per riferire dell'incontro avuto ieri con il presidente russo, Vladimir Putin, e discutere i prossimi passi, compresa l'ipotesi di un vertice tra Donald Trump e il capo del Cremlino. Lo ha riferito Axios, citando due fonti informate sulla questione.
Zelensky ha intanto avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Friedrich Merz. "Ucraina e Germania - ha poi scritto in un post su X - condividono l'opinione che la guerra debba terminare il prima possibile con una pace dignitosa, e i parametri per porre fine a questa guerra modelleranno il panorama della sicurezza in Europa per i decenni a venire. La guerra è in corso in Europa e l'Ucraina ne è parte integrante: siamo già in trattative per l'adesione all'UE. Pertanto, l'Europa deve partecipare ai processi pertinenti".
"Abbiamo coordinato le nostre posizioni con la Germania. Friedrich e io abbiamo concordato di parlare di nuovo. Oggi, i consiglieri per la sicurezza terranno una riunione online per allineare le nostre opinioni: Ucraina, Europa intera e Stati Uniti", si legge ancora. "Ieri sono stati discussi anche diversi possibili formati per gli incontri a livello di leader per portare la pace: due bilaterali e uno trilaterale. L'Ucraina non ha paura dei vertici e si aspetta lo stesso approccio coraggioso dalla parte russa. È ora di porre fine alla guerra. Grazie a tutti coloro che stanno contribuendo".
Da parte della Commissione Europea "non c'è alcuna delusione" per la possibile esclusione dell'Ue dal ventilato incontro tra Trump, Putin e Zelensky per parlare della guerra in Ucraina, dato che il "formato non è ancora stato deciso", spiega intanto la vice portavoce capo Arianna Podestà, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Quanto al fatto che l'Ue è stata tagliata fuori dalla telefonata di ieri tra Trump e Zelensky, cui hanno partecipato il segretario generale della Nato Mark Rutte e i leader di vari Paesi europei, la portavoce assicura che la presidente Ursula von der Leyen ha ricevuto "estesi debriefing" da parte di "diversi leader dell'Ue".