
Kiev: "Sa che la proposta è inaccettabile". Macron: "Europei pronti a fornire garanzie"
Putin sfida Zelensky e torna a proporre un faccia a faccia sulla guerra tra Ucraina e Russia a Mosca. "Non ho mai rifiutato di farlo, se può portare a risultati positivi", ha affermato Putin, a patto che l’incontro sia "ben preparato", ha aggiunto sottolineando di aver parlato anche con il presidente statunitense Donald Trump, al quale avrebbe confermato la disponibilità a ricevere Zelensky a Mosca. "E tra l’altro, Donald mi ha chiesto se fosse possibile e io ho detto che sì, può venire a Mosca", ha aggiunto
"Credo che, con il buon senso, sia possibile concordare un’opzione accettabile o un modo accettabile per porre fine a questo conflitto", ha dichiarato il presidente russo rispondendo in conferenza stampa a Pechino a una domanda sulla possibilità che la guerra in Ucraina possa concludersi a breve. "L’amministrazione attuale degli Stati Uniti – aggiunge – vediamo anche che ha la volontà e il desiderio di trovare questa soluzione. Credo che ci sia luce alla fine del tunnel. Vedremo. Altrimenti, saremo costretti a risolvere tutti i nostri obiettivi con mezzi militari".
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha replicato alla proposta del presidente russo Vladimir Putin, più volte respinta da Kiev. "Al momento, almeno sette Paesi sono pronti a ospitare un incontro tra i leader di Ucraina e Russia per porre fine al conflitto: Austria, Santa Sede, Svizzera, Turchia e tre Stati del Golfo - ha dichiarato Sybiha - Si tratta di proposte serie e il presidente Zelensky è pronto a partecipare a un simile incontro in qualsiasi momento". Il ministro ha però sottolineato che "Putin continua a giocare con tutti facendo proposte consapevolmente inaccettabili. Solo una maggiore pressione può costringere la Russia a prendere sul serio il processo di pace".
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente russo Vladimir Putin, che si trova a Pechino per incontrare i leader cinese e nordcoreano, sta dimostrando la sua "impunità" con nuovi attacchi contro l'Ucraina. "E questo richiede senza dubbio una risposta dal mondo. È solo a causa della mancanza di pressione sufficiente, principalmente sull'economia di guerra russa, che questa aggressione continua", ha dichiarato Zelensky.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che parlerà "molto presto" con il presidente russo Vladimir Putin, nel tentativo di trovare una soluzione al conflitto in corso. "Abbiamo preso misure molto forti, come sapete, e lo abbiamo fatto in diversi modi. Ma parlerò con lui nei prossimi giorni, e allora saprò esattamente cosa è successo", ha spiegato Trump.
Il presidente - incalzato dai giornalisti nello Studio Ovale sulla scadenza ormai superata per un incontro Putin-Zelensky - si è comunque detto ottimista sulla possibilità di un’intesa: "Credo che troveremo una buona soluzione alla guerra". "La guerra è una cosa molto interessante. Non puoi mai sapere come andrà. È complessa, pericolosa… che casino. Ma in un modo o nell’altro, si arriverà a una conclusione. Devono smettere di uccidere tutte queste anime", ha affermato.
E ha lanciato un nuovo avvertimento a Putin, affermando che Washington è pronta a reagire se le decisioni del Cremlino sulla guerra in Ucraina non dovessero essere in linea con le aspettative americane. "Non ho nessun messaggio per il presidente Putin, lui sa bene qual è la mia posizione. Prenderà una decisione, in un senso o nell’altro. Qualunque sia la sua scelta, potremmo esserne felici o infelici, e se saremo infelici, vedrete succedere delle cose", ha dichiarato Trump dallo Studio Ovale al fianco dell'omologo polacco Karol Nawrocki.
Il presidente si è poi irritato con un giornalista polacco che lo accusava di non aver intrapreso azioni concrete contro Mosca. "Come fai a saperlo? Davvero?", ha replicato Trump, ricordando le sanzioni contro l’India, che secondo lui "sono costate centinaia di miliardi di dollari". Ha quindi aggiunto: "Tu lo chiami ‘nessuna azione’? Non ho ancora fatto la fase due o la fase tre. Se dici che non ho agito, credo che dovresti cercarti un nuovo lavoro".
Intanto il presidente francese Emmanuel Macron che oggi ha incontrato Volodymyr Zelensky alla vigilia di un vertice di leader europei annuncia che "siamo pronti, noi europei, a offrire le garanzie di sicurezza all'Ucraina e agli ucraini il giorno in cui verrà firmato" un accordo di pace. I dettagli di tali garanzie rimangono "estremamente riservati", ma la "preparazione è stata completata" in una riunione dei ministri europei della difesa svoltasi in precedenza, ha aggiunto.
Oggi, mercoledì 3 settembre, si è svolto un n uovo massiccio attacco con droni e missili della Russia contro l'Ucraina. Sono state colpite le regioni centrali e occidentali.
I raid hanno causato la morte di un uomo di 62 anni nell'oblast di Zaporizhia, nel distretto di Polohivskyi, e il ferimento di almeno cinque persone nella città di Znamianka nell'oblast di Kirovohrad, dove sono stati danneggiati 28 edifici. Lo riporta il Kyiv Independent. "Nove persone sono state uccise e sette ferite: queste sono le conseguenze del bombardamento di oggi a Kostiantynivka", ha reso noto Vadym Filashkin, governatore della più ampia regione orientale di Donetsk, obiettivo strategico delle forze russe che avanzano nella zona.
Secondo l'aeronautica militare ucraina le forze russe hanno lanciato più di 500 droni e 24 missili contro l'Ucraina. Nella regione di Dnipropetrovsk, le difese ucraine hanno abbattuto 12 droni, ha affermato un funzionario locale. Nella notte sono stati segnalati anche vari incendi a Kiev e raid nell'oblast di Ivano-Frankivsk. Nell'Ucraina occidentale sono state registrate esplosioni nelle città di Kalush, Khmelnytskyi, Luts e Rivne. La contraerea ucraina è entrata in azione anche a Leopoli.
L'Europa prova a fare pressioni sulla Russia, mentre gli Stati Uniti sembrano intenzionati a sfilarsi, almeno per il momento, da qualsiasi nuova iniziativa diplomatica per portare la pace fra Mosca e Kiev. Emmanuel Macron incontrerà stasera Volodymyr Zelensky a Parigi. Lo ha riferito il quotidiano ucraino European Pravda, citando una fonte non divulgata all'Eliseo, secondo cui il presidente francese vedrà il suo omologo ucraino prima del vertice di alto livello della cosiddetta "Coalizione dei volenterosi", che si terrà domani nella capitale francese. Il funzionario ha detto al giornale che l'incontro mira a inviare un messaggio chiaro: i Paesi disposti e in grado di fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina "sono ora pronti a darle", dopo aver ultimato il necessario lavoro tecnico preparatorio, coordinato dai rispettivi capi della difesa e dagli alti ufficiali militari.
I leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parleranno al telefono con il presidente statunitense Donald Trump dopo il vertice, ha annunciato l'Eliseo. Al centro del vertice, co-presieduto da Francia e Regno Unito, ci saranno le garanzie di sicurezza per Kiev da fornire in seguito all'eventuale fine della guerra. L'incontro sarà seguito da colloqui telefonici con Trump, che inizieranno alle 13:00, e da una conferenza stampa alle 14:00, ora italiana.
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha confermato dal canto suo che Zelensky incontrerà a Parigi la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, il segretario generale della Nato Mark Rutte, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro britannico Starmer. L'incontro ha l'obiettivo di ''sincronizzare gli orologi'', ha aggiunto il consigliere di Zelensky. Secondo il Financial Tmes l'incontro si svolgerà domani.
Domani, giovedì 4 settembre, a Parigi si dovrebbero tenere i colloqui della cosiddetta Coalizione dei Volenterosi, guidata da Macron e dal primo ministro britannico Keir Starmer, per definire le garanzie di sicurezza a Kiev e discutere eventuali nuove sanzioni contro Mosca, in risposta alla riluttanza del Cremlino a un incontro tra Vladimir Putin e Zelensky. La coalizione, composta da circa 30 Paesi, tra cui membri Nato, Australia e Giappone, parteciperà con delegazioni in presenza o tramite collegamento video.
Non si sa ancora se a questo summit parteciperanno tutti i leader in presenza. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrebbe prendere parte da remoto.
"Sarò a Parigi per una riunione della 'Coalizione dei volenterosi'. In vista dell’incontro, oggi (ieri, ndr) ho parlato con il presidente finlandese Alexander Stubb e con la premier italiana Giorgia Meloni. Poiché la Russia mostra scarsa volontà di negoziare e continua a colpire le città ucraine, è fondamentale mantenere il nostro sostegno militare a Kiev. I Paesi Bassi stanno collaborando strettamente con gli alleati europei per assumersi la propria responsabilità riguardo alla sicurezza dell’Ucraina e dell’intero continente", ha scritto in un post su X il premier olandese Dick Schoof.
Secondo Putin "esistono opzioni per garantire la sicurezza dell'Ucraina in caso di fine del conflitto" e "mi sembra che ci sia la possibilità di trovare un consenso su questo punto", ha dichiarato durante un incontro con il premier slovacco Robert Fico a Pechino.