"Sarà Mattarella a decidere se ci sono in ballo la libertà di espressione e la democrazia o se è tutto normale". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a proposito della sua richiesta di incontrare il Capo dello Stato dopo la decisione della Cassazione sui conti della Lega. "Parlerò con Mattarella - ha aggiunto -. Che io non possa parlare con il presidente della Repubblica mi sembra una cosa bizzarra". Il vicepremier, riferendosi alla sentenza, ha poi precisato: "Rispetto il lavoro della stragrande maggioranza dei giudici italiani, che al 99% fanno bene obiettivamente e senza pregiudizi il loro lavoro".
Il presidente della Repubblica, ha poi ribadito Salvini, "so che sensibile alla libertà di espressione". "Il presidente è all'estero - ha precisato Salvini ai giornalisti a Villa Taverna per il ricevimento del 4 luglio - è impegnato in altro". Ma, aggiunge, "so che già in passato è stato sensibile al fatto che ci sia diritto di parola, libertà di espressione e di azione politica per tutti".
I capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, hanno spiegato che "milioni di italiani perbene si riconoscono nell'azione della Lega, mettere fuorilegge un partito per (eventuali) errori di altri risalenti a dieci anni fa non garantisce quello spirito di democrazia, libertà e partecipazione popolare su cui si fonda la nostra Costituzione e la nostra vita sociale. Ne parleremo col garante di questa Costituzione, col Presidente della Repubblica - hanno spiegato -, nel pieno rispetto dei tanti giudici, la stragrande maggioranza, che svolgono bene e con imparzialità, la loro funzione".