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Caos giunta Raggi, Minenna: "Dimesso per deficit trasparenza in revoca Raineri"

Marcello Minenna
Marcello Minenna
03 settembre 2016 | 10.52
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Pochi giorni fa "ho sentito di dovere rassegnare le dimissioni dall'incarico affidatomi quando ho percepito quello che definirei eufemisticamente un 'deficit di trasparenza' nella gestione della procedura di revoca di quella delicatissima e nevralgica figura amministrativa del Capo di Gabinetto, vero garante della legalità e trasparenza nella tecno-macchina comunale". Così in un post su Facebook l'ex assessore al Bilancio della giunta Raggi, Marcello Minenna, ricostruisce i motivi che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni dal suo incarico in Campidoglio.

"Ho anche, in questi mesi, respinto interferenze e 'compromessi' al ribasso sempre interloquendo con tutti nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali", si legge ancora in un passaggio del post.

"Questo 'deficit di trasparenza' - prosegue Minenna - è stato ricostruito in modo adeguato dalle fonti giornalistiche (...), ma mi rendo conto che il silenzio non paga e può essere frainteso - spiega Minenna - Quindi consentitemi di dirlo nel più chiaro dei modi: le mie non sono dimissioni 'arroganti' o di 'solidarietà' rispetto a quelle rassegnate unilateralmente dalla Dr.ssa Raineri (nei cui confronti nutro sentimenti di profonda stima)". "Dimettersi per avere avvertito disagio di fronte a una scelta non chiara, né trasparente in ordine alle autentiche dinamiche ad essa sottese (o retrostanti) è, allora, semplicemente un gesto di Umiltà e Responsabilità: un gesto, divenuto oramai irrevocabile - sottolinea - che consegno alla Sindaca Raggi con l'auspicio di un reale chiarimento nell'interesse comune dei cittadini di Roma. E con la coscienza di aver fatto il mio dovere di perseguire interessi generali e bene comune, valori fondanti e cari al M5S".

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