Cosa può succedere in Lombardia, Lazio, Veneto e Piemonte. Spostamenti, scuole, negozi: tutte le regole per fascia rossa e arancione
Zona rossa e zona arancione: mentre si attende per domani di sapere quale sarà la nuova 'mappa' dei colori d'Italia - con regole, misure, divieti più o meno restrittivi su scuole, spostamenti, negozi per contrastare l'emergenza coronavirus in base alla fascia di appartenenza - le Regioni come Lombardia, Lazio, Veneto e Piemonte, in attesa del monitoraggio settimanale e dei dati definitivi sperano, o sono convinte, di un passaggio o della permanenza nella fascia meno rigida.
La Lombardia potrebbe infatti passare dalla zona rossa alla zona arancione dalla prossima settimana. Lo ha spiegato oggi il governatore Attilio Fontana ai microfoni di Rtl 102.5. "I numeri che stiamo valutando ed elaborando da mandare alla cabina di regia a Roma vanno in questa direzione - ha detto Fontana - l'indice di incidenza, l'Rt e la pressione sugli ospedali sono in lento ma graduale miglioramento. Quindi sicuramente da venerdì potremmo essere inseriti nella zona arancione".
Lazio invece zona arancione ancora per una settimana grazie all'indice "Rt a 0.9". A dirlo è l'assessore alla Sanità della Regione Alessio D'Amato, ospite oggi di 'TimeLine' su SkyTg24, che conferma così la permanenza nella fascia meno rigida. Per il Lazio quindi "non ci sarà nessun cambio di fascia, rimarrà arancione. Abbiamo un Rt a 0.9 in lieve diminuzione come i tassi di incidenza su 100mila abitanti. Permane una situazione di pressione sulla rete ospedaliera venendo da un Rt a 1.3 però ci sono le condizioni per rimanere in arancione", ha spiegato D'Amato.
Nel Veneto zona arancione "l'indice Rt è 0,96, l'incidenza è 160,3". Sono i dati che caratterizzano la regione, come rende noto il governatore Luca Zaia. Il Veneto punta quindi alla permanenza nella fascia con regole e divieti meno rigidi rispetto a quelli della zona rossa.
Il Piemonte, invece, spera di lasciare la fascia più alta di rischio Covid per accedere alla zona arancione già dalla prossima settimana. "Siamo fiduciosi", dice il presidente della regione, Alberto Cirio, sottolineando che la stima dell'indice Rt è sotto 1 e che i contagi sono in calo, secondo i dati del pre report settimanale sull'andamento dell'epidemia da Covid 19. ''I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte - sottolinea Cirio -. Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari). A conferma del quadro in sensibile miglioramento, anche i dati trasmessi oggi a Roma dalla Regione Piemonte vedono l’incidenza scendere sotto il valore soglia di allerta di 250 casi ogni 100.000 abitanti. Naturalmente il report deve essere validato entro domani dalla Cabina di regia nazionale, ma in base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana".
SCUOLA - Dal 7 aprile, sulla base del nuovo decreto, scuola aperta fino alla prima media anche in zona rossa. Il decreto prevede che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Il quadro può cambiare a livello locale per provvedimenti più restrittivi ad hoc.
SPOSTAMENTI - Nella zona arancione è consentito uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale, in non più di due persone. Visite a parenti e amici fino al 30 aprile banditi in zona rossa dopo l'eccezione a Pasqua.
COPRIFUOCO - Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.
BAR E RISTORANTI - Sono sospese le attività di servizi di ristorazione all'interno dei locali (tra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) l'asporto è consentito fino alle ore 18.
NEGOZI, PARRUCCHIERI E CENTRI COMMERCIALI - Esercizi commerciali tutti aperti in zona arancione con i consueti orari, compresi i servizi alla persona (parrucchieri, estetisti ecc.). Restano invece chiusi in zona rossa. Nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali restano aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
SPORT, PISCINE E PALESTRE - Restano chiusi fino al 30 aprile palestre e piscine. In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l'attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E' consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto attività sportiva di base. E' interdetto l'uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.