I delitti aumentati del 30% rispetto al 2020
Washington ha registrato lunedì il 200esimo omicidio dall'inizio dell'anno. E' la prima volta che dal 2004 viene superata questa soglia psicologica, a conferma del drammatico aumento del livello di violenza nella capitale e in altre grandi città degli Usa. La duecentesima vittima è un uomo, non ancora identificato dalla polizia, ucciso con un'arma da fuoco poco dopo le 22.15 nella zona sudorientale della città.
Secondo i dati aggiornati a settembre del Council on Criminal Justice, un istituto di Washington, gli omicidi sono aumentati in 29 grandi città degli Stati Uniti, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati dell'Fbi riportano che le uccisioni sono aumentate in tutto il Paese del 30 per cento nel 2020. Baltimora ha superato la soglia dei 300 omicidi per il settimo anno consecutivo, mentre a Filadelfia domenica si è raggiunta la soglia dei 496 omicidi, il 14 percento in più dello stesso periodo dello scorso anno.
Secondo le autorità non c'è una spiegazione univoca per l'aumento delle violenze. Tra i motivi presi in considerazione, la diffusione di armi da fuoco illegali, l'uso indiscriminato che se ne fa anche nelle liti più banali, oltre al blocco della macchina della giustizia dovuto alla pandemia, che ha portato a uno stop dei processi e allo svuotamento delle carceri.