Il ministro dello Sport: "Al di là dell’eccellenza mostrata nei suoi diversi ruoli calcistici, penso a Luca, persona sensibile, elegante, generosa, sorridente, tenace e coraggiosa, che ha cercato di confondere e allontanare il “male” perché aveva voglia di vivere e fare ancora tante cose"
"Se n’è andato un amico, non di una vita ma della vita. Con Luca c’era un rapporto di stima che è diventato umano, ancora più profondamente umano quando all’inizio del 2021 gli ho detto che eravamo diventati “colleghi”. Da quel momento, regolarmente, era lui che mi mandava messaggi, anche vocali, per informarsi della mia salute e per darmi forza. Lui stava male, ma aveva pensieri buoni per me … e io non avrei potuto non averli per lui. Quando, mesi dopo, gli raccontai che i medici mi avevano detto “per ora guarito” era felice per me e io per il suo star meglio, ovvero anche stabile". Lo scrive il ministro dello Sport, Andrea Abodi.
"Al di là dell’eccellenza mostrata nei suoi diversi ruoli calcistici, penso a Luca, persona sensibile, elegante, generosa, sorridente, tenace e coraggiosa, che ha cercato di confondere e allontanare il “male” perché aveva voglia di vivere e fare ancora tante cose. Una di queste era un suo pensiero ricorrente, un sogno, una passione: migliorare il calcio. Il suo ultimo whatsapp “Buona fortuna Andrea!!” aveva tanti significati … In queste tre settimane ho sperato che rispondesse ai miei, cercato di scacciare cattivi pensieri, temuto che succedesse quel che ho letto questa mattina … In una giornata triste come questa, travolti dalle emozioni dei ricordi e dalle parole mi auguro non di circostanza, il mio pensiero va alla famiglia, a chi gli ha voluto sinceramente bene e … al suo sogno, alla sua passione".