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Vertice centrodestra, Fdi: "Positivo, ma declamare unità non basta"

Salvini "soddisfatto", Berlusconi: "Solo un pazzo potrebbe pensare di mandare all'aria questa coalizione"

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17 maggio 2022 | 18.32
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Non si vedevano da gennaio, dalla rottura consumatasi sull'elezione del capo dello Stato, che ha portato al Mattarella bis. Silvio Berlusconi fa gli onori di casa per il vertice ad Arcore, accogliendo Matteo Salvini e Giorgia Meloni che non si confrontavano in presenza da tempo. Un'ora di colloquio per provare i sciogliere vari nodi sul tavolo, dopo le ultime incomprensioni, a cominciare da quelle regionali in Sicilia. A rompere il ghiaccio, raccontano, ci ha pensato il Cav che ha offerto nel giardino di Villa San Martino un aperitivo agli alleati.

Il primo a lasciare il vertice di centrodestra è stato Matteo Salvini, intorno alle 16, accompagnato da Roberto Calderoli. ''Sono molto soddisfatto'', le parole del leader della Lega. Quasi un'ora dopo, è toccato a Giorgia Meloni lasciare Villa San Martino insieme al vicepresidente del Senato Ignazio La Russa.

BERLUSCONI - "Il centrodestra è unito" e se non fosse così "perderemmo le elezioni". "Solo un pazzo potrebbe pensare di mandare all'aria questa coalizione", ha detto Silvio Berlusconi al termine del vertice. "Si vince se si è uniti", ha aggiunto il leader di Fi.

"Per quanto riguarda le elezioni nazionali, abbiamo tutti convenuto che la prima cosa da fare è stendere un programma da far conoscere agli elettori. Ho distribuito il programma del 2018 e alla prossima riunione ciascuno porterà le proposte e le aggiunte'', ha spiegato ancora, aggiungendo come alle elezioni comunali di giugno, "su 21 città abbiamo trovato l'accordo, su cinque città non l'abbiamo trovato, ma siamo sicuri che lo troveremo in eventuali ballottaggi. Questo è l'impegno di tutti i presenti al tavolo".

SALVINI - Matteo Salvini ha lasciato Arcore dicendosi "molto soddisfatto" per essersi confrontato di persona con Berlusconi e Meloni. E' quanto trapela da fonti della Lega. "È un’ottima giornata", ha aggiunto Salvini, anche riferendosi all’incontro della Lega con i sindacati avvenuto a Roma questa mattina.

FRATELLI D'ITALIA - "È sicuramente positivo essersi incontrati, ma l'unità della coalizione non basta declamarla. Occorre costruirla nei fatti", quanto si legge in una nota diffusa da Fdi al termine del vertice di centrodestra ad Arcore. "Fratelli d’Italia, nel confermare la sua indisponibilità a qualsiasi futura alleanza con il Partito democratico e/o Cinquestelle, confida nella stessa chiarezza da parte degli alleati, convinta che occorra essere uniti non solo nella forma ma anche nelle scelte, nei progetti e nei programmi", si legge ancora.

''Se è positiva la comune contrarietà ad una futura legge proporzionale per le elezioni politiche, restano ancora fumose le regole d’ingaggio sulle modalità con cui formare liste e programmi comuni", spiega ancora FdI, che aggiunge: "Su 26 città capoluogo sono solo 5, ma purtroppo importanti, le città in cui il centrodestra andrà diviso al primo turno ma restano ancora diversi nodi aperti. A partire dalla non ancora ufficializzata ricandidatura del presidente uscente Nello Musumeci in Sicilia, su cui la personale dichiarata disponibilità di Silvio Berlusconi si è fermata di fronte alla richiesta di Matteo Salvini di ritardare l’annuncio del candidato. Analogamente", se "è positiva" la "comune contrarietà" ad una legge proporzionale per le politiche, "restano ancora fumose" le "regole d’ingaggio sulle modalità con cui formare liste e programmi comuni".

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