Per il rettore Francesco Bonini “L’università non è un corso di formazione, un ‘attestatificio’, anche se a qualcuno non dispiacerebbe. Ma come ripeto spesso è un’esperienza di vita".
E’ stato inaugurato ufficialmente l’anno accademico 2024-25 dell’Università Lumsa. La cerimonia ha visto prendere la parola dal rettore dell’ateneo Francesco Bonini, che ha dato lettura del telegramma ricevuto dal segretario di Stato del Santo Padre Cardinale Pietro Parolin con il saluto e la benedizione di Papa Francesco: “Egli auspica che l’università possa favorire negli studenti l’acquisizione delle competenze scientifiche e la maturazione personale nella conoscenza di sé e nel discernimento della propria strada, consapevole che i valori cristiani non sono ornamento ma anima della formazione integrale della persona umana”.
All’evento anche padre Paolo Benanti, presidente della Commissione intelligenza artificiale per l’informazione del Presidenza del Consiglio: "L'università, conservando e trasmettendo il sapere fa un'operazione unica sull'informazione, la seleziona, trasmette alle generazioni successive solo le nozioni che vale la pena di essere trasmesse. Ecco, l'informazione di oggi, quella cibernetica, è invece una collezione di qualsiasi tipo di informazione. Il rapporto che intercorre tra questa collezione senza pregiudizi e una selezione che invece appartiene alla cultura è direttamente proporzionale ad un qualcosa che può dare dei dati, ma che non può dare una semantica, ovvero il valore dell'informazione stessa. L’intelligenza artificiale è uno strumento tecnologico che è in grado di semplificare alcune delle nostre azioni. Riuscirà a semplificare tutto? No, sarà qualcosa che nel corso del suo sviluppo avrà il bisogno di trovare i suoi contesti di attuazione più efficienti”.
Per il rettore della Lumsa, Francesco Bonini “L’università non è un corso di formazione, un ‘attestatificio’, anche se a qualcuno non dispiacerebbe. Ma come ripeto spesso è un’esperienza di vita. I nostri laureati dovrebbero potere e sapere offrire un ‘di più’ che implica o, più esattamente chiama in causa anche un altro dei caratteri della nostra università, l’aggettivo cattolica, che ovviamente non la differenzia, ma indubbiamente aiuta, stimola, incalza. Cattolica significa universale e aperta, come siamo, a tutti, e dunque anche luogo di incontro e di pace in un quadro mondiale che tutti ben conosciamo e che è nostra responsabilità ri-costruire per quanto ci compete”.