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Ucraina, Urso: "Guerini al Copasir, decreto in linea con indicazioni Parlamento"

Lista forniture ancora una volta secretata ma Urso spegne le polemiche: "Scelta opportuna"

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
16 maggio 2022 | 19.58
LETTURA: 3 minuti

Un aggiornamento sul conflitto tra Russia e Ucraina e una condivisione dei contenuti del terzo decreto interministeriale, Difesa-Affari esteri-Economia, che autorizza la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari e che è stato pubblicato venerdì scorso in Gazzetta Ufficiale. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha riferito oggi al Copasir, per oltre un'ora e mezza, sul nuovo provvedimento con l'invio di aiuti militari all'Ucraina e la lista allegata delle forniture, che come le volte precedenti è stata secretata. Il decreto è in linea con le "indicazioni" e gli "indirizzi dettati dal Parlamento", ha assicurato, al termine dell'audizione, il presidente del Copasir Adolfo Urso.

Nei giorni scorsi il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè aveva detto che, rispetto ai precedenti, nel nuovo decreto c'è "qualcosa di diverso ma assolutamente nulla che vada nella direzione di armi tremende come i carri armati”. Secondo indiscrezioni, tra le forniture ci sarebbero stavolta anche mezzi di artiglieria pesante come gli obici FH70 e mezzi blindati leggeri di nuova generazione, i Vtlm cosiddetti Lince, ma non c'è nessuna ufficialità.

La lista resta infatti top secret e a spegnere qualsiasi polemica sul vincolo di segretezza è stato lo stesso presidente del Copasir che, intervenuto stamattina a 'SkyTg24', ha sottolineato: “La classificazione spetta al governo e nel merito penso sia opportuno” che la lista sugli aiuti militari all’Ucraina sia secretata. Oltre a ribadire i motivi di sicurezza nazionale alla base della decisione, Urso ha definito “inopportuno dire ed elencare a chi ha aggredito ciò che stiamo fornendo a colui che è stato aggredito e si sta difendendo con tutti i mezzi”. “Lo fanno tutte le democrazie occidentali - ha ribadito - non vedo perché dobbiamo dare informazioni agli aggressori sulle tipologie di armi che stiamo inviando”.

Non solo. Urso, a 'Rainews 24', ha ricordato: “Il Copasir agisce su delega del Parlamento, è composto dai rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, agisce per legge con il vincolo della segretezza. Attraverso di noi il governo ha informato il Parlamento, tutti i gruppi parlamentari”.

“E’ legittimo che le forze politiche chiedano più informazioni sull’evoluzione della crisi o meglio della guerra che la Russia ha scatenato contro l’Ucraina e quindi sull’invio di equipaggiamenti”, ha continuato Urso ricordando che il Parlamento “quasi all’unanimità ha dato mandato al governo di inviare armi ed equipaggiamenti fino al 31 dicembre”. “Ciò non toglie che le forze politiche possano chiedere più informazioni, tra l’altro Draghi sarà alle Camere giovedì”, ha sottolineato, ricordando che in settimana è già fissata l'informativa urgente del presidente del Consiglio sugli ulteriori sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina.

E dopo le polemiche sollevate sull'invio di armi da parte del leader del M5S Giuseppe Conte, oggi sono intervenuti i componenti del Copasir del Movimento 5 Stelle per smentire "categoricamente la ricostruzione dell'Huffington Post" secondo cui i parlamentari pentastellati nel Comitato si sarebbero smarcati da Conte. "La linea del Movimento 5 Stelle è una ed è quella che ha espresso il presidente Giuseppe Conte: è necessario che il Parlamento sia costantemente aggiornato sullo stato della guerra e che le forze politiche possano esprimere un chiaro indirizzo politico nei confronti dell'Esecutivo sul tema delle armi e delle soluzioni per arrivare a un cessate il fuoco - sottolineano i membri M5S del Copasir - Il Movimento è stato chiaro: non è il momento dell'escalation militare, è il tempo delle soluzioni politiche".

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