Il ministro degli Esteri: "L'Europa può contribuire ma anche gli Stati Uniti dovrebbero fare la loro parte"
"La Russia non sta dando grandi segnali di disponibilità però è altresì vero che erano mesi che Putin non parlava di possibile pace, accordo, trattative. Poi continua a colpire le popolazioni civili e ora è in corso un attacco su Kiev. Però qualche battuta, qualche timido segnale di disponibilità è partito da Mosca. Crederci o no è un altro punto, ma ritengo che se la Cina decidesse di intervenire e fare pressioni forti, a Mosca qualche riflessione la farebbero". Così il ministro degli Esteri Antoinio Tajani, intervenendo alla seconda giornata del decennale di Fratelli d'Italia.
"Ritengo - ha aggiunto il vicepremier - che sia soprattutto la Cina il Paese che più di ogni altro possa influire sulle decisioni russe. Un altro Paese che può influire certamente è anche la Turchia e un altro ruolo fondamentale lo possono avere gli Stati Uniti. Ritengo che Xi e Erdogan - ha insistito Tajani - possano svolgere un ruolo positivo e gli Stati Uniti dovrebbero fare la loro parte. L'Europa può contribuire ma ora è soprattutto la Cina che deve intervenire. Credo - ha concluso - che anche il Vaticano possa dire qualche parola positiva".