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"Tunisia non è Paese sicuro", Tribunale accoglie ricorso migrante su asilo

Il Tribunale di Cagliari, di fatto, sospende il provvedimento della Commissione territoriale e chiede il riconoscimento della protezione internazionale

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09 novembre 2022 | 21.24
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La commissione territoriale di Cagliari aveva bocciato la richiesta di asilo presentata da un migrante tunisino, ma il Tribunale del capoluogo sardo ha stabilito invece che nel suo Paese non sarebbe al sicuro. Il 13 ottobre la Commissione che fa capo al Viminale aveva rigettato la sua richiesta di protezione internazionale per manifesta infondatezza. Il giovane ha fatto ricorso ed è arrivato il provvedimento della Sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea del Tribunale di Cagliari, presieduta dalla giudice Maria Grazia Cabitza.

Il giovane ha riportato una condanna definitiva in Italia e, come ricordano i giudici, "la stessa Commissione Territoriale ha ritenuto credibile la circostanza che le autorità tunisine si siano mosse alla ricerca del ricorrente già all'indomani della formulazione dell'accusa, mentre la giustificazione che ciò abbiano fatto meramente in un'ottica di collaborazione con le autorità italiane non appare convincente, e la possibilità che, a maggior ragione dopo l'accertamento in Italia della fondatezza di quell'accusa, il ricorrente venga ancora ricercato, è elevata, restando il dubbio su quali ne siano le reali ragioni".

I giudici ricordano anche la diffusione delle pratiche di tortura e il fatto che l'Italia sia già stata "condannata in passato in relazione all'espulsione verso la Tunisia di un suo cittadino per la violazione dell'art. 3 della Corte europea dei diritti dell'uomo". Nel decreto viene sottolineato che "attualmente anche l’argine, costituito dalla magistratura, agli arresti illegali e alla detenzione cautelare abusiva, è indubitabilmente indebolito dal regime del presidente Saied". Il Tribunale di Cagliari, di fatto, sospende il provvedimento della Commissione territoriale e chiede il riconoscimento della protezione internazionale perché la Tunisia non è un Paese sicuro.

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