L'Italia "registra risultati relativamente buoni per quanto riguarda gli indicatori di qualità" delle terapie oncologiche, "con tassi di sopravvivenza al cancro leggermente superiori alla media dell'Ue". E' quanto emerge nei "Profili sul cancro per paese: Italia 2023", pubblicati oggi dalla Commissione europea e dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). I profili sul cancro per Paese identificano i punti di forza, le sfide e le aree d'azione specifiche per ciascuno dei 27 Stati membri dell'Ue, l'Islanda e la Norvegia. Il nostro Paese ne esce con una promozione a pieni voti.
L'Italia, si legge, "ha creato un sistema di reti di cura per ridurre le disuguaglianze di accesso tra le regioni, e ha attivato percorsi per i pazienti al fine di garantire un'assistenza sanitaria olistica e multidisciplinare per tutti. I registri tumori locali coprono il 70% della popolazione italiana; inoltre è in fase di sviluppo un registro nazionale che raccoglie i dati dei registri regionali. Tuttavia gli indicatori della qualità delle cure oncologiche non sono ancora diffusi". La pandemia di Covid-19 "ha gravemente ostacolato la prevenzione e la cura del cancro, ma ha anche evidenziato l'importanza degli investimenti compiuti dall'Italia nell'assistenza domiciliare, a partire dal 2020, per ridurre le disuguaglianze nell'accesso".
Si prevede che il numero di tumori diagnosticati aumenterà del 19,5% in Italia, passando da 382.670 nuovi casi nel 2020 a 457.824 nuovi casi nel 2040. In particolare, si stima che l'incidenza tra gli 'over 65' aumenterà di quasi il 40% entro il 2040, in linea con la media dell'Ue. Pertanto, si sottolinea, "un'attenzione prioritaria andrà rivolta a tale fascia d'età".