In 4 anni di indagini sequestrati 440mila euro, 58 kg di droga, 4 pistole e una mitragliatrice
Questa mattina tra le province di Milano, Monza e Brianza, Cremona, Bergamo, Pavia e Massa e Carrara i carabinieri del Comando provinciale di Milano, insieme ai militari dei comandi territoriali, hanno eseguito 30 arresti per traffico di droga e armi, anche da guerra, rapina, estorsioni, furto, ricettazione e riciclaggio, commessi nell’hinterland milanese e nel territorio lombardo.
Gli indagati sono in tutto 63, 30 dei quali sono stati arrestati oggi. Si tratta di 29 uomini e una donna, tra i 33 e i 70 anni di età. Tranne un cittadino albanese, sono tutti italiani, con precedenti specifici. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Monza, su richiesta della Procura del capoluogo brianteo.
Le indagini, dirette dal procuratore Claudio Gittardi (pm Michela Versini) sono iniziate nel 2017, quando un uomo, anche lui pregiudicato, ha denunciato a Cologno Monzese di aver subito un'aggressione, dietro alla quale è emerso che ci fosse il mancato pagamento di una partita di hashish e marijuana. Da lì i carabinieri hanno scoperto un disarticolato gruppo criminale, che faceva capo a un pregiudicato 64enne, originario della Sicilia, ma residente a Cologno Monzese. L'uomo, insieme alla moglie di 62 anni, anche lei arrestata, riceveva in casa vari soggetti in cerca di armi clandestine, ai quali come pagamento commissionava rapine o assegnava partite di droga da vendere.
Reati che avevano come scopo quello di reperire fondi per acquistare armi e stupefacenti, che arrivavano via gomma dalla Spagna. Tra il 2017 e il dicembre 2021 sono stati sequestrati un totale di 440mila euro in contanti, 58 chili di droga, tra hashish e cocaina, quattro pistole con matricola abrasa di vario calibro, una delle quali predisposta per il silenziatore, e una mitragliatrice Skorpion. Armi e droga sono stati rivenuti dai militari in luoghi pubblici, come spiazzi verdi vicini ai condomini di residenza degli indagati. Durante gli arresti di questa mattina sono stati trovati e sequestrati inoltre 16mila euro in contanti, 13 chili di hashish e 70 grammi di cocaina.
I reati ipotizzati sono traffico, illecita detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo e materiali esplodenti; detenzione e traffico di cocaina e hashish; rapina, estorsioni, furto, ricettazione e riciclaggio.
L'indagine dei carabinieri del Comando provinciale di Milano ha consentito di individuare la responsabilità in alcuni dei membri del gruppo arrestati oggi nel reperimento e nella cessione dell'arma utilizzata per l'omicidio di Donato Carbone, l'usuraio di 63 anni ucciso davanti al box di casa sua a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milan o , il 16 ottobre 2019
I 30 arrestati, su un totale di 63 indagati, per evitare che finissero nella stessa cella, sono stati associati in vari carceri lombardi (Milano San Vittore, Monza, Bergamo, Cremona, Pavia, Busto Arsizio e Como), dove rimarranno in attesa di rispondere alle domande dell’autorità giudiziaria.