I giochi sono fruibili in streaming su TV, smartphone, tablet e PC tramite browser web. Microsoft prevede inoltre di estendere il servizio alle console Xbox e all'app Xbox su Windows nel corso del prossimo anno
Microsoft ha avviato l'espansione di Xbox Cloud Gaming, consentendo agli abbonati a Xbox Game Pass Ultimate di giocare in streaming a 50 titoli già presenti nella propria libreria. Tra i giochi inclusi figurano Balatro, Baldur's Gate 3, diversi titoli della serie Final Fantasy e Hogwarts Legacy. L'iniziativa rappresenta solo la fase iniziale di un progetto più ampio, denominato "Project Lapland", che mira a rendere disponibile in streaming l'intera libreria Xbox. Ashley McKissick, corporate vice president of Xbox Experiences and platforms engineering, ha affermato che l'azienda sta lavorando per ampliare progressivamente il catalogo dei giochi accessibili tramite cloud, in collaborazione con partner a livello globale.
Attualmente, i 50 giochi sono fruibili in streaming su TV, smartphone, tablet e PC tramite browser web. Microsoft prevede inoltre di estendere il servizio alle console Xbox e all'app Xbox su Windows nel corso del prossimo anno. L'idea di integrare la libreria personale in Xbox Cloud Gaming era stata inizialmente presentata con Project xCloud, con un lancio previsto per il 2020. Successivamente, Microsoft aveva annunciato l'implementazione della funzionalità nel 2022, ma il progetto ha incontrato diverse difficoltà tecniche. La complessità risiede nella necessità di adattare migliaia di giochi ai server cloud di Microsoft, garantendo al contempo la gestione di salvataggi, aggiornamenti e altri aspetti cruciali.
Sebbene l'obiettivo a lungo termine sia quello di rendere disponibile l'intera libreria, è plausibile che alcuni titoli non vengano inclusi a causa di accordi di licenza o restrizioni imposte dagli editori. Un altro sviluppo riguarda la possibilità di acquistare giochi tramite l'app Xbox per Android negli Stati Uniti. Questa funzionalità, inizialmente prevista per novembre, è stata temporaneamente sospesa in seguito a una controversia legale tra Microsoft e Google relativa ai sistemi di pagamento in-app. Al momento, non è chiaro quando Microsoft potrà implementare tale funzione.