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OpenAI e il Progetto Q, l'intelligenza artificiale troppo umana

Menzionata in una lettera al consiglio di amministrazione dell'azienda la tecnologia che potrebbe mettere a rischio la specie umana, e che ha portato al licenziamento (ora revocato) del CEO Altman

OpenAI e il Progetto Q, l'intelligenza artificiale troppo umana
23 novembre 2023 | 16.18
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Il mondo della tecnologia e dell'intelligenza artificiale è stato recentemente scosso da una serie di eventi riguardanti OpenAI, la società nota per lo sviluppo di ChatGPT e altri progetti innovativi. Al centro di questa tempesta si trova Sam Altman, ex CEO di OpenAI, il quale ha vissuto un periodo tumultuoso caratterizzato dal suo allontanamento e successivo ritorno alla guida dell'azienda. La vicenda ha avuto inizio quando alcuni ricercatori di OpenAI hanno inviato una lettera al consiglio di amministrazione, esprimendo preoccupazioni riguardo a un importante avanzamento nel Progetto Q*, che avrebbe potuto rappresentare una minaccia per l'umanità. Questa lettera, precedentemente non resa pubblica, ha portato all'allontanamento di Altman, il creatore di ChatGPT, scatenando cinque giorni di caos all'interno dell'azienda.

Mira Murati, un dirigente esecutivo di OpenAI, ha menzionato il Progetto Q* ai dipendenti, rivelando che una lettera era stata inviata al consiglio di amministrazione prima degli eventi di quel fine settimana. Si crede che i progressi su Q* potrebbero rappresentare una svolta significativa nella ricerca di superintelligenza da parte dell'azienda: una IA in grado di pensare e prendere decisioni come un essere umano. Le fonti citano la lettera come uno dei motivi, tra altri, che hanno portato all'allontanamento di Altman. Tuttavia, né Altman, né OpenAI, né i ricercatori che hanno scritto la lettera hanno commentato queste informazioni.

La situazione si è complicata ulteriormente con un'altra lettera, presumibilmente scritta da ex dipendenti di OpenAI, che accusava Altman e il suo co-fondatore Greg Brockman di creare un ambiente di lavoro ostile. Questa lettera descriveva una leadership "disonesta" e "manipolativa" da parte di Altman e Brockman, sostenendo che un numero significativo di dipendenti di OpenAI era stato allontanato per facilitare la transizione dell'azienda verso un modello di business a scopo di lucro.

Dopo soli cinque giorni dal suo allontanamento, Altman ha fatto un sorprendente ritorno il 21 novembre come CEO di OpenAI. Questo ritorno è stato possibile grazie all'intervento di Satya Nadella, CEO di Microsoft, che ha annunciato che Altman e Brockman si uniranno all'azienda per guidare un nuovo team di innovazione in AI. Nel frattempo, l'ex leader di Twitch, Emmett Shear, è diventato il CEO ad interim di OpenAI. Altman ha ringraziato Nadella per il suo aiuto nel rendere possibile questo sorprendente cambiamento. Con il suo ritorno, alcuni dei fondatori dell'azienda, tra cui Illya Sutskever, Helen Toner e Tasha McCauley, hanno lasciato OpenAI. Altman ha ribadito il suo amore per OpenAI e il suo impegno a mantenere unita la squadra e la sua missione.

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