Macron ha promesso 400 milioni di euro aggiuntivi per sviluppare poli di eccellenza e formare 100.000 esperti di IA all'anno, rispetto ai 40.000 attuali
In assenza del Presidente Emmanuel Macron, impegnato in Nuova Caledonia per placare le tensioni che scuotono l'arcipelago, è stata Marina Ferrari, la segretaria di Stato per il Digitale, ad inaugurare l’edizione 2024 di VivaTech. L'ex deputata ha colto l'occasione per fare un appassionato appello a favore della French Tech, di cui è diventata la principale sostenitrice politica dopo aver sostituito Jean-Noël Barrot in seguito a un lungo rimpasto di governo.
Sul palco principale di VivaTech a Parigi, accanto a Maurice Lévy, presidente del consiglio di sorveglianza di Publicis Groupe, e Pierre Louette, CEO del gruppo Les Échos-Le Parisien (organizzatori del salone parigino), Ferrari ha celebrato il fatto che la Francia sia la culla di 32 "unicorni" tecnologici. Nonostante le difficoltà per le startup di ottenere finanziamenti, Ferrari si è mostrata ottimista grazie al fervore nei settori della deeptech e dell'intelligenza artificiale.
Martedì sera H, una startup specializzata in IA e fondata da ex membri di Google Deepmind, ha annunciato una raccolta fondi impressionante di 220 milioni di dollari, con investitori del calibro di Xavier Niel, Bernard Arnault, Eric Schmidt, Samsung e Amazon. Anche Mistral AI, punta di diamante francese nell'IA generativa, ha fatto il suo ingresso nel Next 40, indice che celebra le startup francesi più promettenti. "Con l'accelerazione dell'IA, stiamo vivendo una vera rivoluzione. Ha un potenziale enorme per trasformare le nostre economie e società," ha dichiarato Ferrari a VivaTech.
Di fronte alle prospettive, ma anche alle preoccupazioni suscitate dall'IA, Ferrari ha elogiato le recenti dichiarazioni di Emmanuel Macron, che ha annunciato l'ambizione di fare di Parigi e della Francia l'epicentro mondiale dell'IA. "La capitale delle luci sta diventando una capitale dell'intelligenza artificiale," ha affermato il Presidente durante un evento all'Eliseo con i principali attori del settore. Macron ha promesso 400 milioni di euro aggiuntivi per sviluppare poli di eccellenza e formare 100.000 esperti di IA all'anno, rispetto ai 40.000 attuali, oltre al lancio entro fine anno di un fondo d'investimento per i modelli di linguaggio e l'hardware, con una partecipazione statale del 25%.
In mezzo all'entusiasmo per l'IA, Bruxelles ha introdotto l'AI Act per regolare il settore, una mossa accolta con preoccupazione da molte startup francesi timorose di essere frenate rispetto ai concorrenti americani e asiatici. "La nostra posizione è chiara: vogliamo sia regolamentazione che innovazione," ha affermato Ferrari, sottolineando che l'innovazione non deve essere soffocata dalla regolamentazione. Bruxelles, abituata a emanare regolamenti digitali, come il Digital Services Act, ha trovato in Parigi un interlocutore determinato. Nonostante le numerose regolamentazioni e le difficoltà economiche, Ferrari ha esortato gli imprenditori a perseverare, citando Pierre de Coubertin: "Il successo non è un obiettivo, ma un mezzo per mirare più in alto".