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Elon Musk consulente di Trump per l’Ia, petizione negli Stati Uniti

La petizione, rivolta ai sostenitori della sicurezza nell’innovazione tecnologica, ha l’obiettivo di raccogliere almeno 10.000 firme. Ma permangono dubbi sul conflitto d'interessi

Elon Musk consulente di Trump per l’Ia, petizione negli Stati Uniti
11 novembre 2024 | 15.35
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Negli Stati Uniti, l’associazione no-profit Americans for Responsible Innovation (ARI) ha lanciato una petizione pubblica per chiedere al presidente eletto di nominare Elon Musk come consulente speciale per l’intelligenza artificiale. L’obiettivo dell’iniziativa è sfruttare l’esperienza e l’influenza di Musk per mantenere il primato tecnologico degli Stati Uniti, garantendo al contempo uno sviluppo sicuro e responsabile dell’IA. ARI, un gruppo di advocacy fondato dall’ex deputato democratico Brad Carson, sostiene che Musk, data la sua esperienza e la posizione unica nell’industria tecnologica, sia la persona più adatta per aiutare l’amministrazione a gestire l’impatto dell’IA. La petizione, rivolta ai sostenitori della sicurezza nell’innovazione tecnologica, ha l’obiettivo di raccogliere almeno 10.000 firme. L’associazione afferma inoltre che, con i giusti meccanismi, sarebbe possibile mitigare i potenziali conflitti d’interesse di Musk.

Musk ha una storia complessa con l’IA. Sebbene abbia co-fondato OpenAI, si è in seguito distanziato dall’organizzazione e ha espresso dubbi sulla sua gestione e sugli sviluppi dell’IA generativa. Musk è stato uno dei firmatari di una lettera che invocava una pausa nello sviluppo di modelli avanzati di IA, con l’obiettivo di introdurre misure di sicurezza più rigorose. ARI vede queste posizioni come prova della sua preoccupazione verso i rischi dell’IA, nonostante alcuni critici sostengano che Musk agisca anche per proteggere i propri interessi, dato che ora gestisce una sua società di IA, xAI.

David Robusto, analista di ARI, ha sottolineato in un recente articolo che Musk potrebbe essere una risorsa preziosa per l’amministrazione statunitense nella definizione di politiche di sicurezza sull’IA. Tra le altre cose, Robusto evidenzia il contributo di Musk alla fondazione di OpenAI e il suo sostegno a normative che puntano alla regolamentazione dell’IA. Tuttavia, ammette che Musk non ha ancora fornito una visione chiara sulle politiche specifiche da adottare, suggerendo che il suo pensiero potrebbe essere ancora in fase di evoluzione e potrebbe beneficiare del dibattito pubblico.

In passato, Musk ha proposto l’idea di un Dipartimento per l’Efficienza Governativa, un’agenzia ipotetica che avrebbe lo scopo di snellire la burocrazia e ridurre i regolamenti federali. Alcuni sostenitori della petizione sperano che, anche in tale veste, Musk possa preservare enti chiave per la sicurezza dell’IA, come il National Institute of Standards and Technology (NIST). Inoltre, eventuali tagli al personale governativo potrebbero portare a una maggiore adozione di strumenti di IA per ottimizzare il lavoro della pubblica amministrazione. In definitiva, ARI ritiene che l’unione tra l’esperienza tecnica e l’impegno per la sicurezza di Musk, se regolata da adeguati meccanismi di controllo, potrebbe rappresentare un passo importante verso una governance responsabile dell’IA negli Stati Uniti.

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