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Taiwan-Cina, cresce la tensione. Esercitazioni Usa nelle Filippine

All'indomani della conclusione delle manovre militari accerchiata, 9 caccia e 12 navi cinesi rimangono intorno all'isola

(Afp)
(Afp)
11 aprile 2023 | 07.34
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Continua l'accerchiamento di Taiwan da parte della Cina all'indomani della conclusioni delle manovre militari condotte intorno all'isola da Pechino. Il comando della Forza aerea di Taipei ha denunciato che oggi 9 caccia e 12 navi militari cinesi si sono avvicinate allo spazio aereo e marittimo dell'isola, con 54 degli aerei che sono entrati nella zona di difesa aerea a sudovest di Taiwan. Secondo quanto reso noto su twitter dal ministero della Difesa, "attualmente ci sono otto navi che continuano a operare nelle acque intorno" all'isola.

Nelle manovre dei giorni scorsi, la Cina ha condotto "simulazioni" di un "blocco" e di "attacchi" a Taiwan, la 'provincia ribelle' che Pechino vorrebbe riunire alla madrepatria.

Sono intanto iniziate oggi le più grandi esercitazioni militari che Stati Uniti e Filippine abbiano mai condotto insieme, il giorno dopo che la Cina ha ''completato con successo'', a dire di Pechino, le operazioni attorno all'isola di Taiwan. Come riporta il Financial Times, sono circa 12mila i militari statunitensi, 5.400 quelli filippini e più di 100 i soldati australiani che parteciperanno alle manovre di Balikatan, numeri doppi rispetto alle esercitazioni degli anni precedenti. Inoltre oggi è previsto a Washington un incontro tra i ministri degli Esteri e della Difesa degli Stati Uniti e delle Filippine nel formato 2+2, il primo da sette anni a questa parte.

"Le relazioni che abbiamo, che costruiamo in queste esercitazioni, ci renderanno più veloci nel rispondere a conflitti, crisi, assistenza umanitaria e soccorsi in caso di calamità", ha affermato il generale della Marina statunitense Eric Austin. Le esercitazioni, gli ha fatto eco il capo dell'esercito filippino, il generale Andres Centino, aiuteranno a garantire che le forze armate dei due paesi "siano pronte a rispondere prontamente ed efficacemente a qualsiasi situazione, crisi o emergenza in ogni circostanza".

Nell'ambito delle esercitazioni, che sono in programma fino al 28 aprile, le forze statunitensi e filippine affonderanno una nave al largo della costa occidentale di Luzon in un'esercitazione a fuoco vivo senza precedenti. "La colpiremo con tutti i sistemi d'arma che abbiamo, terra, marina e aria", ha detto il colonnello Michael Logico, direttore del Joint and Combined Training Center dell'esercito di Manila, sottolineando che ''non stiamo provocando nessuno, ma semplicemente esercitandoci'' con l'obiettivo di dissuadere chi vuole attaccare le Filippine.

Previste anche esercitazioni di attacco aereo sulle isole a nord di Luzon, un'area che secondo funzionari militari filippini e statunitensi sarebbe un campo di battaglia critico in un conflitto che riguarda Taiwan.

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