edito dalla casa editrice indipendente Burno
Uno scrittore esordiente arriva al numero uno in classifica con un libro dedicato al numero uno del tennis mondiale, Jannik Sinner, mettendosi alle spalle big del calibro di Cazzullo, Scurati e Donato Carrisi. Caro Jannik, ti scrivo, questo il titolo del libro scritto da Fabrizio Delprete ed edito dalla casa editrice indipendente Burno, che è già diventato un caso editoriale, scalando in poche ore tutte le classifiche di vendita dei libri in Italia, a cominciare da Amazon. Scritto nei mesi in cui Sinner ha dominato le classifiche mondiali, ma anche in quelli difficili del caso doping, Caro Jannik, ti scrivo è un diario pubblico e privato di un anno vissuto intensamente, tra trionfi, vittorie, record, ma anche cadute e paure, il tutto raccontato dalla penna irriverente di Delprete, che passa con sorprendente agilità dai toni aulici al dialetto romanesco, dalle vette sportive ai momenti di vita vissuta al lavoro e con “moje”, l’emozione come stella polare del racconto.
“Il libro è un omaggio a chi vive con passione non solo lo sport ma anche la quotidianità, fatta di piccole e grandi battaglie. E tutto questo è per Jannik Sinner, il talento cristallino e assoluto che ci ha fatto re-innamorare del tennis e ha rotto quel “tetto di cristallo” cui l’Italia è stata sottomessa per oltre un secolo di Storia” racconta Delprete, che ancora non si capacita del successo straordinario del libro, in prevendita, a un mese dall’uscita ufficiale in libreria, il prossimo 9 dicembre. “Sapevo di avere un pubblico di affezionati lettori che mi seguono quotidianamente sui social quando parlo di tennis e di sport. Ma non avrei mai immaginato che Caro Jannik… potesse arrivare così lontano e in così poco tempo. Mi devo ancora convincere che sia tutto vero.” Sinner è il filo conduttore dei racconti, ma il libro è soprattutto una riflessione su ciò che lo sport ci insegna: la determinazione, il sacrificio e il saper sorridere anche nei momenti più duri. Perché, in fondo, il tennis è come la vita: si vince, si perde, ma non si smette mai di lottare.